“Eravamo in sette in casa, compresa la nonna, e si andava avanti con lo stipendio da postino di mio padre. Eppure non ci è mai mancato niente, anche perché mia madre era molto creativa. Per esempio, i vestiti ce li facevamo noi. Ogni tanto sfogliavamo qualche giornale di moda per sognare”. In un’intervista al settimanale “Lo Specchio”, Maria Grazia Cucinotta racconta della sua famiglia postale e di un’infanzia “splendida”: “Come ho scritto in un libro di ricette di cucina che ho pubblicato anni fa: la mamma mi ha fatto sentire una principessa con un castello di sabbia e una collana di pasta”.

La tradizione postale

Suo padre Angelo ha fatto il postino, lo ha saputo tutta Italia quando uscì il film “Il Postino”. “Siamo una famiglia molto postale! – ricorda Maria Grazia – Anche mia sorella lavora alle poste, ci lavorava mio cognato che adesso non c’è più, ci ha lavorato mio fratello e adesso ci lavora mia nipote. Anch’io avevo fatto il concorso ed ero stata presa per fare i tre mesi di prova ma poi la mia vita ha preso una svolta diversa”.

Con Troisi

Nell’intervista, l’attrice siciliana ripercorre la storia della sua famiglia e la sua carriera, dai tempi di “Indietro tutta” con Arbore alla consacrazione del film “Il postino”. “Cinque provini con Michael Radford, il regista che, alla fine, dopo la morte di Massimo Troisi, ha firmato il film. Comunque, alla prima lettura del copione, mi hanno presentato Massimo. Lui si è seduto accanto a me e mi ha detto: ‘Adesso, ti faccio capire chi è Beatrice, non ti preoccupare, risolveremo tutto insieme’. Gli volevano bene tutti: quando arrivava era circondato d’amore. Non era venerazione verso la star, era un voler bene assoluto per la persona”.

La reazione di papà Angelo

A casa, suo padre, reagì con “grande entusiasmo perché il film si intitolava Il postino e perché il protagonista faceva il postino”. “Il destino che mi ha portato a fare quel film mi ha consentito, in un certo modo, di rendere omaggio alla vita faticosa e sofferta di mio padre. Un anno, quando era già in pensione, ha ricevuto un premio, una medaglietta, dalle Poste. Era commosso e io pure. Quella è stata la mia vera notte degli Oscar”.