Il racconto della portalettere di Afragola: così Poste parla agli anziani

Il rapporto di fiducia che si costruisce nel tempo tra portalettere e cittadini è uno dei valori aggiunti di Poste Italiane. Ancora di più con gli anziani, per i quali l’incontro con il postino è un momento di gioia e condivisione. Grazia Castiello, portalettere che lavora ad Afragola è riuscita a costruire un rapporto speciale con le persone che incontra e alle quali consegna la posta.

Corrispondenza e condivisione

Ad Afragola, dove consegna la corrispondenza sia nel centro che in periferia, Grazia incontra tantissimi anziani, ai quali il suo sorriso ricorda quello dei loro figli o nipoti. La portalettere si presta volentieri a parlare con loro: “La mattina faccio in fretta a preparare posta e pacchi: non vedo l’ora di poter uscire per incontrare gli utenti e poterli servire al meglio”, racconta. “Mi capita di aiutarli con le lettere e le raccomandate – afferma – spesso li aiuto a capire qualche corrispondenza che a loro è poco chiara”.

I “nonni” di Afragola

Consegnare la posta in queste zone è un fatto delicato: “Ci vuole una certa sensibilità – spiega – perché c’è una parte di Afragola, soprattutto nella zona storica, che è abitata soprattutto da anziani, stranieri e disabili, dalle persone più deboli o persone che semplicemente hanno bisogno di scambiare quattro parole con qualcuno perché sono sole. Cerco di fare al meglio il mio lavoro e ascoltarle, donare una parola di confronto ne fa parte”. Grazia, inoltre, evidenzia che “coi cittadini di Afragola si è costruito un rapporto speciale, di amicizia e fiducia, che diventa un valore aggiunto. Ti ritrovi ad essere parte della loro famiglia e ti chiedono di chiamarli ‘zio’ o ‘nonno’, ti offrono da mangiare da bene. Sono piccole attenzioni che mi donano e delle quali mi sento lusingata. Anche io mi sento parte della famiglia. Ci si affeziona alle persone e al territorio”. I residenti intervistati, confermano: Grazia è davvero parte della loro famiglia.

Qui sopra il video del TG Poste.