Milano, 18 dic – Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e Peugeot S.A. (Psa) hanno firmato oggi un Combination Agreement vincolante che prevede una fusione paritetica (50/50) dei rispettivi business per creare il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato.
L’aggregazione proposta – spiega il comunicato che ufficializza il raggiungimento dell’accordo – darà vita a “un gruppo leader nel settore con team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile”.
“Grazie alla solidità finanziaria ed alle competenze congiunte – si legge nel comunicato – il nuovo Gruppo sarà ben posizionato per poter fornire soluzioni di mobilità innovative, ecologiche e sostenibili, sia in contesti urbani che rurali. Le efficienze generate dai maggiori volumi, oltre che i benefici derivanti dall’unione delle forze e delle competenze delle due società, permetteranno al nuovo gruppo di offrire ai propri clienti prodotti, tecnologie e servizi d’eccellenza e di rispondere con maggiore agilità alla trasformazione in atto in questo settore altamente sfidante.
La società risultante dalla fusione avrà vendite annuali pari a 8,7 milioni di veicoli, con ricavi di quasi 170 miliardi di euro, un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro e un margine operativo del 6,6%, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018. “La solida struttura patrimoniale congiunta offre significativa flessibilità finanziaria e ampi margini sia per implementare piani strategici che per investire in nuove tecnologie, per tutto il ciclo”.
Il nuovo gruppo “avrà una presenza bilanciata e attività redditizie a livello globale, con un portafoglio di brand iconici e altamente complementari a copertura di tutti i principali segmenti da luxury a premium, dai veicoli passeggeri mainstream fino ai SUV, ai truck e ai veicoli commerciali leggeri. Questo grazie alla forza di Fca in Nord America e in America Latina e alla solidità di Psa in Europa”.
Il nuovo gruppo, sottolinea il comunicato, avrà inoltre “una presenza geografica molto più bilanciata”, con il 46% dei ricavi generati in Europa e il 43% in Nord America, sulla base dell’aggregazione dei dati 2018 delle due società. L’aggregazione fornirà anche al nuovo gruppo “l’opportunità di ridefinire la strategia in altre regioni”. Le efficienze che risulteranno dall’ottimizzazione degli investimenti in piattaforme veicoli, famiglie motori e nuove tecnologie e dalla maggiore scala consentiranno al business di incrementare la sua capacità di acquisto e la creazione di valore per gli stakeholder. Oltre due terzi dei volumi a regime sarà concentrato su 2 piattaforme, con volumi annuali di circa 3 milioni di veicoli sia sulla piattaforma small che su quella compact/mid-size.
Si prevede che i risparmi associati alle tecnologie, ai prodotti e alle piattaforme rappresenteranno il 40% circa dei 3,7 miliardi di euro di sinergie annuali a regime, mentre i risparmi relativi agli acquisti – che beneficeranno principalmente delle economie di scala e degli allineamenti al miglior prezzo – rappresenteranno un ulteriore 40% di tali sinergie. Il restante 20% sarà rappresentato da risparmi in altre aree, tra cui marketing, IT, spese generali e amministrative e logistica.
Queste stime di sinergie non prevedono alcuna chiusura di stabilimenti in conseguenza dell’operazione. Si prevede che le sinergie stimate genereranno un flusso di cassa netto positivo già dal primo anno e che l’80% circa delle sinergie sarà raggiunto entro il quarto anno. Il costo una tantum per raggiungere tali sinergie è stimato in 2,8 miliardi di euro.