La moda è tornata ad essere protagonista dei mercati. La filiera tessile – moda ha rivelato un’evoluzione favorevole nel corso del 2021, lasciandosi alle spalle un 2020 negativo.
Moda femminile traina il settore
Tra i comparti trainanti troviamo l’industria italiana della moda femminile. Sulla base delle prime stime effettuate dal Centro Studi di Confindustria Moda, dopo aver chiuso il 2020 in calo del -18,9%, si prevede l’anno 2021 in recupero di almeno il +19,3% sull’anno precedente. Questa dinamica dovrebbe portare il fatturato settoriale a circa 13,5 miliardi di euro, inferiori del -3,2% rispetto ai livelli raggiunti nel 2019 (prossimi a 14 miliardi). Tale performance si rivela più positiva rispetto a quella prevista per la moda uomo e diffusa lo scorso gennaio (+11,9% sul 2020, ma -9,9% sul 2019).
L’export della moda
Dopo un primo semestre “rimbalzato” del +27,6%, la moda donna ha proseguito nel suo percorso di crescita. Nell’arco del gennaio-ottobre 2021 le vendite estere settoriali sono cresciute del +19,2%, portandosi a circa 8 miliardi. Tutte le merceologie di cui si compone la moda donna evidenziano dinamiche di segno positivo: la confezione registra una variazione del +16,7%, la maglieria esterna del +25,3%, la camiceria del +7,3%, mentre l’abbigliamento in pelle del +22,7%. Tale recupero consente alle esportazioni di superare lievemente il corrispondente livello del 2019 (+0,3%, quasi 26 milioni di euro in più). Parallelamente, anche le importazioni di moda donna sono tornate interessate da un trend positivo, nella misura del +6,0%, portandosi a circa 4,4 miliardi. Il saldo commerciale di periodo ammonta, dunque, a quasi 3,6 miliardi.
Il recupero sul 2020
Da gennaio a ottobre 2019 l’export complessivo di moda donna era stato di circa 7.962 milioni di euro. Nei primi dieci mesi del 2021 si è raggiunto un livello di poco superiore (+0,3%, ovvero 26 milioni di euro in più). In altre parole, nei primi dieci mesi di quest’anno gli 1,3 miliardi persi da gennaio a ottobre 2020 sono stati non solo recuperati ma anzi, lievemente superati.
Chi apprezza di più la moda italiana?
I prodotti italiani sono richiesti in tutto il mondo. Sia la Ue sia l’extra-Ue, che assorbe il 55,6% del totale settoriale esportato, presentano un ritorno alla crescita su ritmi simili. I due mercati sono cresciuti rispettivamente con una dinamica del +18,9% e del +19,5% da gennaio a ottobre 2021. Al primo posto, con un’incidenza pari al 12,5% sul totale, la Francia, che mostra un aumento pari al +23,6%. La Svizzera cresce del +17,3%. La Germania, terzo sbocco per la moda italiana, archivia una variazione pari al +14,2%. Un tasso di crescita decisamente vivace, pari al +63,0%, interessa l’export del settore verso la Cina: tale mercato balza così alla quarta posizione dalla nona del gennaio-ottobre 2019 e dalla sesta del 2020.