Lettere nella storia: una missiva di tre parole per Sofia

Incredibile ma è vero: alla base di uno dei romanzi più venduti di fine Novecento c’è una brevissima lettera anonima di tre parole a una ragazzina di nome Sofia. “Chi sei tu?”. “Nient’altro. Né la firma né i saluti, soltanto quelle tre parole scritte a mano e seguite da un grosso punto interrogativo”. Era la prima volta che nella buca delle lettere ce ne fosse una indirizzata a lei, ancora studente. “Sì, la lettera era proprio indirizzata a lei. Ma chi l’aveva infilata nella cassetta?”.

Il caso Gaarder

Questo interrogativo è soltanto il primo di un giallo alla scoperta graduale del sapere e della verità su di sé, sull’essere e l’esistenza. L’avvio di un vero e proprio intreccio narrativo di Jostein Gaarder, scrittore norvegese diventato celebre nel 1991 con il romanzo sulla storia della filosofia dal titolo allusivo “Il mondo di Sofia”, stimato non inferiore al successo letterario del “Nome della rosa” di Umberto Eco. Il viaggio fantastico ha inizio proprio con Sofia che la sera “con la strana lettera in mano” si mise davanti allo specchio e “cominciò a fissarsi negli occhi”. Ragionando per poter rispondere all’interrogativo della lettera misteriosa prese coscienza di essere umana. Ponendosi subito un nuovo interrogativo: che cos’era un essere umano? Inizia così la ricerca sul senso del vivere e del morire e sul bello della vita. La ricerca si allarga perché nella buca della posta, di lettere se ne trovano altre in successione con nuove domande che ampliano la precedente.

Gli interrogativi di Sofia

“Da dove viene il mondo?”. Sofia come la maggior parte dell’umanità non se l’era mai chiesto. Le due lettere “terribili” l’avevano strappata dalla vita di tutti i giorni “per metterla faccia a faccia con i grandi misteri dell’universo”. Sulla terza busta a lei indirizzata trovò il mittente senza volto: “Corso di filosofia. Maneggiare con cura”. Rifugiata nel suo covo segreto Sofia aprì la busta cominciando a leggere tre grandi fogli scritti a macchina che spiegavano in stile corrispondenza cosa fosse la filosofia. Cara Sofia, molte persone hanno hobby diversi…Ma esiste qualcosa che dovrebbe interessare tutti? Esiste qualcosa che riguardi tutti gli esseri umani, indipendentemente da chi siano o in quale parte del mondo vivano? Sì cara Sofia: ci sono domande che dovrebbero coinvolgere tutti gli uomini. Questo corso si occupa proprio di tali domande. Qual è la cosa più importante nella vita?”.

Un percorso secolare

E tra le tante risposte tutti abbiamo bisogno di rispondere a due domande: chi siamo e perché viviamo. Lo scrittore pone i primi interrogativi davvero importanti con la finzione letteraria di una lettera che si dimostra ancora una volta il mezzo più umano, quasi spontaneo di indagine della mente quando si dialoga o si comunica agli altri il proprio mondo, la propria ricerca, i percorsi personali davanti al vivere e al morire. Come è stato creato il mondo? Esiste una volontà e un significato dietro a ciò che accade? C’è qualche forma di vita dopo la morte? Come possiamo venire a capo di queste domande? E soprattutto come dovremmo vivere? Tutte domande più facili delle risposte. “Anche oggi – legge Sofia nella lettera programmatica che le giunge – ognuno deve trovare le proprie risposte a queste domande”.

La ricerca della verità

E per farlo è utile sapere cosa altri hanno pensato.  “La ricerca della verità da parte dei filosofi è piuttosto simile a un giallo”. Un corso di filosofia “a piccole dosi” che aiutano a capire cose mai pensate perché adagiati nell’indifferenza abitudinaria del vivere quotidiano. Il filosofo aiuta a guardare il mondo con occhi diversi, allenati a percepirlo in modo nuovo. Una busta gialla al giorno accompagna Sofia nel viaggio della conoscenza dal sapere mitologico, alla piena coscienza. Un percorso di secoli che dura tuttora. Un corso di filosofia per lettera che accompagna la vita e nella quotidianità la migliora. Il romanzo intrecciato di lettere non più solo della fonte che resta anonima fin quasi alla fine, scopre altri personaggi come Hilde, Alberto, il papà di Sofia, ingegnoso ideatore della filosofia per lettera. Dai presocratici alla teoria del big bang è un cammino progressivo verso la verità, un attraversamento verso l’oltre del tempo della storia.