Roma, 8 mar – Continua a crescere il mercato delle obbligazioni verdi e l’Europa è leader mondiale. E’ quanto certifica il rapporto annuale presentato da Climate Bonds Initiative – organizzazione “no profit” che promuove investimenti nell’economia a basse emissioni di carbonio – insieme a un gruppo di Centri finanziari sostenibili in Europa (FC4S Europe), parte del network globale promosso dalle Nazioni Unite.
A livello mondiale, il mercato dei green bond è cresciuto esponenzialmente a partire dal 2012, con circa 500 miliardi di emissioni registrate sinora. Nel 2018, sono state emesse obbligazioni “verdi” per un valore 167,3 miliardi, con un obiettivo di 300 per il 2019.
Analizzando le recenti esperienze documentate nel rapporto, si scopre che l’Europa rappresenta il maggiore mercato regionale di green bond, con oltre 184,2 miliardi di dollari di emissioni ad oggi: la Francia è in pole position, seguita da Germania, Olanda, Svezia, Spagna e Italia (sesto mercato europeo). Segue, dopo di noi, la Gran Bretagna. In dettaglio i “green bond” emessi da aziende italiane l’anno scorso hanno sfiorato i 10 miliardi.
Lo studio rileva le tante iniziative realizzate in Europa e fornisce raccomandazioni ai centri finanziari per sviluppare il mercato dei green bond come parte di un piano di azione sulla finanza sostenibile. Tra di esse, lo sviluppo di nuove infrastrutture di mercato e l’implementazione di pratiche sulla rendicontazione degli investimenti sostenibili.
L’Europa è il pioniere a livello mondiale delle obbligazioni verdi. Il primo green bond emesso risale al 2007 da parte della banca Europea per gli Investimenti. Nel 2012 l’Ile-de-France è stato il primo municipio a lanciare un green bond, la svedese Vasakronan è stata la prima società privata nel 2013 mentre nel 2016 la Polonia è stato il primo paese al mondo a lanciare un titolo di Stato verde.
issued the first green sovereign.