Milano, 14 ott – Confindustria Moda, la federazione che riunisce le imprese e le associazioni del settore tessile moda e dell’accessorio, ha presentato i dati del primo semestre 2019 che vedono il settore confermare il suo trend espansivo oltreconfine, con una crescita del 7,2% dell’export per un valore complessivo di quasi 33,5 miliardi di euro.
Questo risultato è reso possibile dalla crescita del valore delle merci, che hanno permesso un riposizionamento verso l’alto della moda italiana, e hanno compensato la netta contrazione dei volumi. Il tessile-abbigliamento sperimenta infatti un calo delle quantità dell’1,9%, la gioielleria da indosso del 6,4%, mentre le calzature evidenziano una variazione del -0,9% in termini di paia.
Contestualmente, l’import ammonta a poco meno di 17,8 miliardi, grazie ad un incremento tendenziale del +2,1%. Nel gennaio-giugno 2019 il saldo commerciale arriva quindi a quota 15,7 miliardi, risultando particolarmente positivo con un aumento di 1,9 miliardi (+13,6%).
“Questi risultati sono per noi motivo di grande orgoglio perché testimoniano come la qualità che la nostra filiera è in grado di produrre riesca a superare tutte le incertezze che turbano i mercati, dalla Brexit ai dazi – ha commentato Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda – Non solo, questa forte crescita conferma come il settore della Moda rivesta il ruolo di principale forza trainante dell’economia di tutto il Paese. Il nostro operato infatti contribuisce in maniera fondamentale al segno positivo della bilancia commerciale, e a posizionare il Made in Italy come brand aspirazionale ineguagliabile”.