Roma, 17 ott – In Italia il cloud è diventato il modello preferibile nello sviluppo di progetti digitali nel 42% delle grandi imprese e addirittura l’unica scelta possibile nel 11% dei casi. Un cambiamento di paradigma che si conferma nelle più ampie strategie per l’evoluzione del sistema informativo aziendale che vedono già nel 54% delle organizzazioni una situazione ibrida e nel 21% un approccio ormai totalmente cloud. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio Cloud Transformation, giunto alla nona edizione e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.
Nel 2019 il mercato cloud italiano vale 2,77 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al valore di consuntivo del 2018, pari a 2,34 miliardi. Il Public & Hybrid Cloud, ovvero l’insieme dei servizi forniti da provider esterni e l’interconnessione tra Cloud pubblici e privati, raggiunge 1,56 miliardi di euro (+25%). Si tratta di un’accelerazione superiore alla media internazionale, che si attesta al 21%, per un valore del mercato che ha raggiunto i 153 Miliardi di dollari a livello globale.
Il Virtual & Hosted Private Cloud, ovvero i servizi infrastrutturali residenti presso fornitori esterni, cresce con una buona dinamica (11%) per un totale di 661 milioni di euro. Datacenter Automation e Convergenza, ovvero la modernizzazione delle infrastrutture on-premises, raggiungono 550 milioni di euro (+10%).
In termini di spesa assoluta i primi tre settori merceologici per rilevanza si confermano il Manifatturiero (25% del mercato Public & Hybrid Cloud), il settore Bancario (20%) e Telco e Media (15%). Seguono servizi (10%), utility (9%), PA e sanità (8%), Retail e GDO (8%) e Assicurazioni (5%).