Roma, 17 ott – I cittadini non comunitari in Italia continuano comunque ad aumentare, anche se di poco: al primo gennaio 2019 sono 3.717.406 (3.714.934 nel 2018). Nonostante l’aumento dei flussi in ingresso prosegue il calo delle collettività storiche provenienti da Marocco e Albania a seguito, soprattutto, delle acquisizioni di cittadinanza. E’ quanto emerge da un report dell’Istat.
Inoltre, tra il 2018 e il 2019 si registra un aumento della consistenza della popolazione originaria del sub-continente indiano: i cittadini di Bangladesh, India e Pakistan nell’insieme sono cresciuti più del 4% da un anno all’altro. Confrontando la graduatoria delle prime dieci cittadinanze del 2019 con quella del 2018, gli indiani superano i filippini, i cittadini del Bangladesh passano davanti quelli dell’Egitto e i pakistani lasciano indietro i cittadini della Moldova.
I soggiornanti di lungo periodo – cioè quelli in possesso di un permesso che non richiede un rinnovo – sono il 62,3% dei regolarmente presenti. Il 16,5% del totale dei permessi validi sono stati concessi per motivi di famiglia e l’11,7% per motivi di lavoro. Soltanto il 7,1% delle persone regolarmente soggiornanti in Italia ha un permesso per asilo o motivi umanitari.
Le donne sono poco più del 48% della popolazione non comunitaria regolarmente soggiornante mentre i minori rappresentano il 21,8%. Si tratta di una percentuale di giovanissimi piuttosto elevata se si pensa che l’incidenza dei minori sulla popolazione italiana residente è del 15,6% e che, al netto delle acquisizioni di cittadinanza, potrebbe essere ancora più elevata.