Roma 13 nov – La guerra commerciale tra Usa e Cina si gioca anche sul commercio online. La sfida riguarda i colossi Amazon con il ‘Black Friday’ del prossimo 29 novembre e Alibaba con il ‘Singles day’ che si è svolto lunedì 11 novembre. Un confronto che, in occasione dell’undicesima edizione del ‘Giorno dei single’, ha visto un volume d’affari di 38 miliardi di dollari, molto al di sopra dei 30,6 miliardi del 2018 (+26%) e superiore anche alle stime per il Black Friday e Cyber Monday che prevedono un fatturato di circa 29 miliardi. Dati che fanno da viatico alla prossima quotazione della società cinese alla Borsa di Hong Kong.
A partire dalla mezzanotte di lunedì sulle diverse piattaforme di Alibaba, i forti sconti (e in alcuni casi anche i testimonial d’eccezione come Kim Kardashian e Taylor Swift) hanno attirato milioni di acquirenti: solo nella prima ora il gigante dello shopping online cinese aveva realizzato un volume di affari di 12 miliardi e mezz’ora dopo aveva superato quello realizzato nell’appuntamento del 2016. A dominare le vendite sono stati ancora una volta i prodotti tecnologici, smartphone in testa, in particolare il Mate 30 Pro di Huawei (versione 5G) e l’iPhone 11 Pro e Pro Max di Apple. «Continuiamo a sentirci molto fiduciosi sul potenziale di crescita dell’economia – ha spiegato il responsabile marketing di Alibaba Chris Tung – stiamo spingendoci in aree meno sviluppate della Cina, per raggiungere nuovi acquirenti online».
Durante la prevendita del Singles day, iniziata tre settimane fa, Alibaba ha dichiarato che Estée Lauder ha ottenuto un record di 143 milioni di dollari (129,6 milioni di euro) in pre-ordini. Numeri da record anche per Apple con gli utenti che hanno preordinato iPhone per un valore di 14 milioni di dollari (12,6 milioni di euro). Molto bene anche Nike Lo scontro sui dazi non sembra quindi aver danneggiato i marchi americani che continuano a essere molto popolari in Cina, superati nelle vendite solo da quelli giapponesi. Secondo Alibaba, sono stati oltre 22 mila i marchi internazionali di circa 78 Paesi che hanno partecipato al Singles Day, un evento divenuto un’opportunità per i prodotti stranieri per entrare nel gigantesco mercato interno cinese. Gli investitori internazionali guardano con molta attenzione a questo evento, che dà il polso sull’andamento dei consumi in Cina, un comparto che pesa per oltre la metà del mercato globale del commercio elettronico. Le indicazioni sono state positive ancorché non scontate dal momento che il mercato al consumo cinese non sembra stia risentendo dei possibili venti nazionalisti a causa della guerra commerciale con gli Usa.
Secondo i dati governativi, nei primi nove mesi del 2019 i consumi hanno contribuito per il 60,5% alla crescita economica, con le vendite al dettaglio in espansione dell’8,2% a 29.700 miliardi di yuan. Le vendite online nello stesso periodo sono aumentate a un ritmo doppio: +16,8% a 5.800 miliardi di yuan (825 miliardi di dollari). La spesa cinese per consumi elettronici conta per il 19,5% del totale, contro l’11% circa negli Usa
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