Roma, 18 nov – I requisiti per salire a bordo e partire sono avere 18 anni e aver voglia di scoprire l’Europa. Grazie all’iniziativa “Discover Eu” (Scoprire l’Ue), nata da un’idea proposta all’evento europeo per i giovani (Eye, dall’inglese European Youth Event) e promossa dal Parlamento europeo nel 2014, circa 50mila i giovanissimi 18enni europei hanno viaggiato gratuitamente nell’Ue dal lancio dell’iniziativa a giugno 2018. Con la nuova edizione dell’iniziativa “Discover Eu” saranno invece 20mila i giovani europei che potranno beneficiare del programma.
La registrazione online per la nuova edizione è disponibile dal 7 novembre 2019 a mezzogiorno (ora dell’Europa centrale) al 28 novembre a mezzogiorno. Per essere ammessi, i candidati dovranno rispondere ad alcune domande a risposta multipla. I 20mila partecipanti della nuova edizione viaggeranno fra l’1 aprile 2020 e il 31 ottobre 2020. Possono partecipare alla procedura di iscrizione solo i ragazzi europei di 18 anni nati fra il 1 gennaio 2001 e il 31 dicembre 2001. Il biglietto consente di viaggiare da uno a 30 giorni in almeno uno dei paesi dell’UE utilizzando il treno come mezzo di trasporto principale. L’uso dell’aereo sarà consentito solo in situazioni particolari in cui il viaggio in treno non fosse possibile, ad esempio per persone che provengono da regioni periferiche. I viaggiatori con disabilità potranno ricevere aiuti supplementari, come la copertura dei costi di un accompagnatore o di un cane guida.
Dei 50mila giovani che hanno viaggiato gratuitamente in Europa grazie al programma DiscoverEu nel 2018, 2.361 sono italiani. Il Parlamento europeo è stato un grande sostenitore dell’idea di un biglietto del treno gratuito per i diciottenni dell’Ue, votando tre risoluzioni a favore dell’iniziativa.
Gli eurodeputati ritengono che questo programma sia in grado di far conoscere e comprendere ai giovani le diverse anime dell’Europa e i valori comuni che la sostengono. Pensano che incoraggiare i giovani cittadini europei a viaggiare negli stati membri e incontrare altre persone da altri paesi possa promuovere un’identità europea e rafforzare i valori fondanti dell’Ue.