Roma, 20 nov – La frana del Gollone, a monte dell’abitato di Acceglio, nella Valle Maira in provincia di Cuneo, dopo circa otto anni di quiescenza sta mostrando nuovi segnali di attività. “Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre – ha scritto Arpa Piemonte – dalla scarpata sommitale è crollato un blocco di circa 600 metri cubi e nei giorni successivi sono proseguiti i crolli, avvertiti dalla popolazione”.
“I blocchi più grossi, con volume stimato di 50-60 metri cubi – spiega Arpa – hanno raggiunto la zona boscata posta a valle, mentre alcuni si sono arrestati in corrispondenza della vasca di deposito più a monte tra le due realizzate a seguito del crollo del 2011”. Su questo versante Arpa aveva peraltro già avviato il monitoraggio della parte centrale del fenomeno franoso attraverso la misura manuale, a cadenza semestrale, di cinque capisaldi topografici GPS installati su torrioni rocciosi ed era in programma l’integrazione del sistema di controllo.
“Il 29 ottobre scorso sono stati installati un clinometro e un fessurimetro automatizzati nella zona più attiva del coronamento della frana (ubicata in destra orografica) dove sono presenti fratture che isolano porzioni rocciose, il cui volume complessivo è stimabile in 2.500/3.000 mc; i due nuovi strumenti permetteranno così di conoscere meglio la dinamica evolutiva del fenomeno”, ha concluso Arpa.