Roma, 22 nov – I pagamenti con carte, anche al centro della prossima legge di bilancio, diventeranno gradualmente un’abitudine per gli italiani. Poste Italiane sta affrontando da tempo un percorso di digitalizzazione che ha avuto una svolta nell’ottobre dello scorso anno con la nascita di PostePay, la nuova società del Gruppo nella quale sono confluite tutte le attività e le competenze in ambito pagamenti, telefonia mobile e digital.
La società, facendo leva su un ecosistema che si basa su oltre 4,6 milioni di SIM Postemobile; oltre 27 milioni di carte di pagamento (21,5 milioni delle quali prepagate); oltre 11 milioni di download dell’App Postepay e 5,4 milioni di e-wallet, assume un ruolo sempre più centrale nei pagamenti digitali in Italia.
La prima carta prepagata risale al 2003 e da allora Poste ha avviato un percorso di inclusione finanziaria e digitale dei cittadini: oggi con la Postepay vengono effettuati il 25% dei pagamenti di e-commerce.
L’ultima novità di PostePay S.p.A., presentata a Milano all’ultimo “Salone dei Pagamenti”, è il nuovo servizio di pagamento digitale in App Postepay tramite QR Code.
La capacità di trasformazione di Poste è testimoniata anche dagli strumenti innovativi di cui si è dotata. A partire dal ritiro digitale delle raccomandate inesitate, il postino telematico e il servizio di identità digitale PosteID abilitato al sistema pubblico (SPID). Queste innovazioni hanno avuto effetti positivi anche sui conti: nel terzo trimestre i ricavi da pagamenti, mobile e digitale sono stati pari a 171 milioni, in crescita del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2018.