Roma, 2 apr – La casa è da sempre protagonista delle vite e dei sogni delle famiglie italiane. A confermarlo sono i dati dell’Osservatorio Compass sul settore dell’arredamento pubblicato in occasione della settimana del design di Milano. Lo studio dimostra la continua evoluzione del credito al consumo in questo comparto, cresciuto del +5,9% nel 2018 e che ha raggiunto nell’ultimo anno quota 1,8 miliardi di finanziamenti erogati per un importo medio di 2.536 euro (+4,3% sul 2017). Una crescita che segue il trend positivo generale del credito al consumo tramite convenzionati che ha toccato, considerando tutti i settori, ben 20,6 miliardi di erogato, registrando nel 2018 un aumento del +7,6% rispetto all’anno precedente e segnando un incremento dal 2013 in particolare dei clienti under 30. L’arredamento si conferma così uno dei settori col volume di prestiti maggiore, superando l’elettronica (1,2 miliardi nel 2018) ma ben lontano dall’automotive (16,8 miliardi).

Cosa pensano gli italiani della loro situazione economica nel 2018? Il 42% degli intervistati si dice soddisfatto, con gli under 30 (38%) che si mostrano leggermente meno appagati. Percentuali che nemmeno le previsioni sul futuro riescono a risollevare. Soltanto il 31%, infatti, si dice ottimista per il 2019 sulla situazione economica della propria famiglia. Ma questo non impedisce però di programmare qualche progetto per l’anno in corso: il 33% dei giovani vorrebbe rinnovare la propria casa con nuovi mobili; obiettivo piuttosto comune anche se superato di poco dalla voglia di fare un viaggio importante (34%). In generale gli italiani vorrebbero anche acquistare un’auto o una moto (29%), un nuovo smartphone o dei nuovi elettrodomestici (27%).

Anche i convenzionati mostrano una certa diffidenza rispetto al futuro: il 38% crede che le proprie vendite aumenteranno, mentre il 45% prevede una sostanziale stabilità nel proprio giro d’affari rispetto al passato. Più pessimista l’8,5% degli intervistati che ha si aspetta una contrazione del fatturato. Nonostante l’incertezza generale, sono tanti i progetti imprenditoriali che i convenzionati vorrebbero realizzare nel 2019. Tra questi, il 21% desidera ampliare o ristrutturare il proprio spazio vendita. Il 10% vorrebbe ampliare la gamma dei prodotti venduti, mentre il 6% investire maggiormente in pubblicità e marketing.

“Ognuno di noi ha in mente la sua casa ideale” – ha dichiarato Luigi Pace, Direttore Centrale Marketing e Customer Management di Compass. “Grazie al credito al consumo è possibile far incontrare domanda e offerta, produttori e consumatori”.

Per l’arredamento ogni italiano ha il suo stile preferito. C’è chi predilige lo stile moderno (42%) con le sue linee simmetriche e i suoi colori puri. C’è chi ne sceglie invece uno più tradizionale (30%) con forme e mobili dall’eleganza classica.

Comfort e relax sono tra le parole d’ordine che accomunano le scelte nell’arredare casa e ci sono pochi dubbi su quale sia l’ambiente preferito dagli italiani. Il soggiorno (38%) è lo spazio per cui gli intervistati sono disposti a spendere maggiormente, il luogo dove trascorrere il proprio tempo libero tra le mura domestiche. Ma quali caratteristiche deve avere? Innanzitutto funzionalità e ospitalità (entrambe al 32%), ma, per quanto riguarda gli under 30, anche eleganza (12%) e intimità (8%).

Circa un terzo dei giovani poi sogna una casa più grande, più tecnologica e più moderna. Tecnologia e modernità però appassionano meno la totalità degli intervistati, che invece vorrebbe una casa più spaziosa (31%) ma con dei costi di mantenimento più bassi (24%). Ad ogni modo, la casa dei loro sogni deve essere in grado di rispondere alle esigenze di tutti i componenti della famiglia (52%) e permette di risparmiare sulla manutenzione e sui consumi (48%).

E la domotica? L’idea di casa intelligente degli italiani continua ad essere polarizzata su due assi: sicurezza, posizionata al primo posto dal 38% degli intervistati e risparmio energetico (30%). Intrattenimento connesso on line (9%) e dispositivi salute (11%) sono in coda nel ranking di importanza, sebbene i device domotici legati all’intrattenimento siano i più diffusi. I giovani sono più propensi all’utilizzo dei dispositivi smart (61%) rispetto al campione totale (48%). Eppure solo un quarto circa degli intervistati dichiara di sapere sfruttare a pieno tutte le potenzialità dello strumento, con un picco del 29% per gli under 30.