“Amore mio ti scrivo…”; “Avvistati movimenti di truppe terrestri nelle alture prospicenti…”; “Amico, ho bisogno di…”. Un messaggio d’amore, un’informazione militare, una richiesta di aiuto… tanti i contenuti all’interno di una lettera. Dietro le quinte un insieme di persone e tecnologia trasportano parole scritte e con esse emozioni umane. Un patrimonio che non va disperso, anzi studiato e reso accessibile a tutti. Questo è il motivo per cui, nel 2011, è nata la Fondazione proPosta da un’idea di Lorenzo Urbano che spiega: “La missione della fondazione è far conoscere il passato per capire il presente e progettare il futuro. È un ente libero, indipendente e senza fini di lucro, ovviamente legato al mondo di Poste Italiane e alle sue persone anche se esterna all’azienda. Una realtà a disposizione di tutti”. Urbano continua a fornire un insostituibile supporto e indirizzo, soprattutto per coinvolgere sempre più colleghi. Le colonne della Fondazione sono le persone che ha battezzato i suoi “Ricercatori e Inventori”, appassionati che con i loro progetti connettono il sapere dell’esperienza alle sfide di un mondo in rapido cambiamento. Un gruppo di persone che merita di essere conosciuto.
Amanti della storia
Tra i ricercatori, studiosi e divulgatori del passato e presente del mondo postale, ad esempio, Riccardo Marzola, direttore di un Ufficio postale della filiale di Modena, appassionato studioso che raccoglie notizie che spaziano dalla traversata di Italo Balbo al racconto dell’Ufficio Postale sul fiume più corto del mondo. E, ancora, Mario Coglitore, esperto della storia d’Italia e scrittore di saggi di cui uno dedicato alla vita nell’Ufficio postale di Murano. Pino Barchetta è esperto di storia postale e collezionista di cartoline, stampe e lettere storiche; Paolo Marcarelli infine è attento studioso di storia postale nell’Epoca Pontificia. Tra gli scrittori Rinaldo Del Togno, autore del libro “La Gegnia”, storia di una postina nella metà del ’900, Roberto Martinez autore del libro “Favole, Sogni e Storie d’altri tempi” e tanti altri incentrati sul mondo dei trasporti, Maurizio Di Paolo, scrittore e poeta, profondo conoscitore della storia postale; Antonio Schiavo, con oltre 30 anni di servizio in Poste Italiane, ha pubblicato libri di saggistica e due romanzi: “Questa volta non è stata colpa mia” e “Aghi di Pino”. Tra i ricercatori, qualcuno è più attento alle relazioni. Maurizio Cianciarelli, che ha da poco lasciato l’Azienda, cura per la Fondazione il settore Comunicazione ed Eventi, con il coordinamento dei progetti editoriali. Luca Barigione, ricercatore del presente, si occupa di nuovi modelli di business e rapporti con l’estero. È stato recentemente in Cina e torna sempre con il trolley pieno di appunti e spunti.
Progetti per il futuro
“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa” diceva Einstein. La Fondazione proPosta, grazie ai suoi inventori, guarda anche agli sviluppi del mondo postale. Progetti che anticipano il futuro di persone e oggetti in movimento. Come il progetto Pipe§Net che prepara le basi della cosiddetta internet fisica, una rivoluzionaria modalità per il trasporto sottovuoto e ad altissima velocità delle merci su lunghe distanze, oppure lo sviluppo in partnership con l’Università di Hong Kong e l’Università della Calabria (Unical) di un sistema innovativo per gestire la distribuzione delle merci nelle grandi città, in particolare nelle mega-cities cinesi attraverso un meccanismo di aste on line. Se ne occupa Dario Biggi, responsabile dell’innovazione della Fondazione e attento osservatore dei trend mondiali hi-tech. Tra i fenomeni emergenti degli ultimi anni che stanno cambiando radicalmente abitudini di acquisto e organizzazione della logistica c’è l’e-commerce, di cui Vincenzo Genova è attento osservatore e riporta nella fondazione l’attenzione in particolare agli impatti sociali di questa rivoluzione degli acquisti.