Si sa, nei salotti bon ton la buona reputazione è tutto. Signore e signori giudicanti pronti a dare un voto, aggrottando il sopracciglio in caso di dissenso sul malcapitato di turno. Basta un attimo, un battito di ciglia, per distruggere una reputazione faticosamente costruita negli anni. Ecco, vale per i singoli e vale anche per gli stati, le organizzazioni e le aziende. Un capitale prezioso, il cui valore è difficile da quantificare. La reputazione alimenta la credibilità, il fascino, l’appeal, attrae investimenti e avvicina gli obiettivi. La reputazione non solo precede l’immagine, ma va anche oltre ed è in grado di influenzare pesantemente il giudizio degli altri sull’immagine stessa. La reputazione riguarda l’identità e i valori, è un bene intangibile e oggi, più di sempre, cruciale per il destino di chiunque. Ecco, Poste Italiane sul tema può sorridere. Beneficiare di un riconoscimento importante come quello attribuito da Brand Finance – la più importante società indipendente di valutazione dei marchi – per reputazione del brand nel settore assicurativo che vede Poste Italiane prima nella top 100 mondiale non può che inorgoglirci.
Il riconoscimento
Soprattutto nell’emergenza sanitaria, nel periodo più difficile della storia democratica del Paese, la nostra Azienda – si legge nel report – ha confermato la sua tradizionale vocazione di vicinanza al territorio con una serie di misure eccezionali come il pagamento anticipato delle pensioni con turnazioni in ordine alfabetico, l’accordo con l’Arma dei Carabinieri per la consegna a domicilio della pensione agli over 75, la collaborazione con le Istituzioni nella distribuzione delle mascherine alla popolazione. Ma questo è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di attestati che riconoscono alla nostra Azienda un primato in base all’efficacia dell’immagine e della reputazione, alla gestione e agli investimenti che influenzano il marchio, alla vicinanza al cliente, alla soddisfazione dei dipendenti e al ritorno economico. Citiamo in questa sede anche il monitoraggio di RepTrak – piattaforma che misura la reputazione aziendale – secondo cui la reputazione di Poste Italiane nel mese di aprile 2020 ha fatto importanti passi in avanti grazie al miglioramento della qualità dei suoi servizi (ad esempio trasparenza, prezzo e affidabilità) e all’attenzione prestata alle tematiche ESG (ad esempio ambiente, salute e sicurezza, innovazione). Sembrerebbe che il più è fatto ma, come sanno nei salotti bon ton, bastano cinque minuti per rovinare una buona reputazione e quindi non ci resta che lavorare ancora di più e ancora meglio.