Sulla base dei dati disponibili per il primo semestre del 2020, ci si attende una consistente riduzione delle emissioni di gas serra a livello nazionale a causa delle restrizioni alla mobilità dovute al Covid-19, che hanno interessato tutto il territorio nazionale; nel 2020, le emissioni nazionali sono previste inferiori del 7,5% rispetto al 2019. Lo fa sapere l’Ispra sottolineando che tale riduzione non contribuisce alla soluzione del problema dei cambiamenti climatici, che necessita invece di modifiche strutturali, tecnologiche e comportamentali che riducano al minimo le emissioni di gas serra nel medio e lungo periodo.
Cala soprattutto l’energia elettrica
L’andamento stimato è dovuto alla riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (-8,2%), per la minore domanda di energia e alla riduzione dei consumi energetici anche negli altri settori, industria (-7,5%), trasporti (-13,3%) a causa della riduzione del traffico privato in ambito urbano, e riscaldamento (-6,0%) per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici e delle attività commerciali. In riferimento al 2019, i dati ufficiali dell’Ispra mostrano una diminuzione delle emissioni di gas serra del 2,8%, rispetto al 2018, mentre nello stesso periodo si è registrata una crescita del Pil pari allo 0,3%. Si conferma, in linea generale, il disaccoppiamento tra l’andamento delle emissioni e la tendenza dell’indice economico.