Sull’emergenza Covid il Presidente del Consiglio Mario Draghi intravede “una via d’uscita non lontana con l’accelerazione del piano dei vaccini”. Lunedì pomeriggio, nel giorno in cui in Italia è stato superato il numero di 100mila morti, Draghi ha riunito a Palazzo Chigi i ministri della Salute e per gli Affari regionali, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini, il Commissario straordinario per l’emergenza Paolo Figliuolo, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e l’Ad di Poste Italiane Matteo Del Fante per un aggiornamento sullo stato di attuazione del piano vaccini e degli interventi di carattere logistico che vedono poste sempre più al centro dell’azione governativa di contrasto al Covid-19. Il supporto di Poste dovrà servire a semplificare le operazioni e a garantire una maggiore velocità della campagna vaccinale.
Sei Regioni aderenti
La piattaforma di Poste, in particolare, prevede quattro possibilità di prenotazione dei vaccini: il portale, il call center, gli sportelli ATM (inserendo la tessera sanitaria) e i palmari dei postini. Dopo Sicilia, Marche, Calabria, Abruzzo e Basilicata, nei giorni scorsi è arrivata l’adesione della Lombardia annunciata in una conferenza stampa dall’assessore al Welfare e vicepresidente di Regione, Letizia Moratti. La piattaforma di Poste, ha ricordato, “garantisce una diffusione capillare che ci aiuta in zone di montagna dove c’è meno possibilità di aderire in maniera facile. Altra cosa importante, ai cittadini si danno quattro date disponibili per la prenotazione”. Come spiegato dall’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, in un’intervista al Messaggero, se tutte le regioni aderissero gli italiani potrebbero conoscere entro due settimane la data del loro vaccino.