Loredana è la direttrice dell’Ufficio Postale dell’isola di Ventotene, il comune più piccolo dell’Italia centrale. In questo minuscolo angolo di paradiso, Loredana, classe ’74, ha costruito la sua vita professionale, fatta di impegno e fedeltà verso Poste Italiane. Come racconta l’articolo pubblicato sul magazine “F”, a firma di Giusi Fasano, Loredana è diventata, negli anni, da portalettere a direttrice dell’Ufficio Postale di Ventotene, dove è riuscita a conquistarsi la fiducia dei (pochissimi) abitanti, anche grazie alle sue grandi doti umane: “I nostri clienti – sottolinea la direttrice al magazine – sono la mia più grande ricchezza. L’ufficio chiude alle 14.10 e, tempo permettendo, di pomeriggio mi faccio un paio di volte il giro dell’isola. Non ero mai stata qui prima di arrivarci come direttrice della Posta. L’isola più vicina è Ponza, che invece conosco. E così, quando mi hanno affidato l’incarico, ho pensato: sarà più o meno come Ponza. Ma, in confronto, Ponza è una metropoli”.
Non si soffre di solitudine
A volte, come ricordato nell’articolo, a Loredana capita anche di essere da sola, dietro lo sportello. Una situazione davvero insolita, che bene esprime l’assoluta particolarità del suo lavoro sull’isola. E non c’è neppure il tempo per “soffrire” di solitudine, perché il lavoro da svolgere è davvero tanto, soprattutto in tempi di pandemia. Loredana si racconta così, sulle pagine di “F”: “Nel mondo di Poste – dichiara – sono entrata circa quattro anni fa come portalettere e con un contratto a tempo determinato che, dopo alcuni mesi, non ho più potuto rinnovare. Sono separata e ho una figlia di 15 anni. Avevo però necessità di lavorare, di uno stipendio fisso, perciò, quando Poste italiane ha aperto una selezione per ex dipendenti, non ci ho pensato due volte. Ho passato i test e sono arrivata qui, a gennaio dell’anno scorso, con il ruolo di direttrice”.
“Ci conosciamo tutti”
Loredana aggiunge che “all’inizio è stata dura, perché la vita passata da sempre a Latina sembrava distante anni luce da quella che si fa nell’isola e la lontananza della figlia, rimasta con i nonni, più la diffidenza iniziale dei locali, non ha aiutato. Gli isolani mi hanno studiata, scannerizzata da capo a piedi per mesi e poi, finalmente, i nodi si sono sciolti. Adesso arrivano in ufficio con la colazione, le uova fresche, il caffè, e mi raccontano le loro faccende private, magari vengono più volte ogni mattina anche solo per fare una chiacchiera”. E diventata una specie di psicologa, in sostanza, Loredana, anche se ci ha impiegato un bel po’ a far comprendere a tutti che, per svolgere una operazione postale, occorre presentare un documento e che non basta affermare “tanto qui, ci conosciamo tutti”.
Il rumore delle onde
Al magazine “F” Loredana racconta che “in questo inizio di 2021 ha piovuto per due mesi di fila: non puoi fare altro che stare a casa. Ascolti i gabbiani, il rumore delle onde, guardi il faro, leggi, prepari la cena. Qui è tutto legato alla nave che arriva, al fatto che il mare sia calmo o grosso. D’inverno sono aperti soltanto un supermercato, un tabaccaio e due bar, i telefoni e Internet a volte vanno con la manovella, se c’è maltempo non è detto che si possa partire per tornare in continente, ma arrabbiarsi è inutile. Bisogna prenderla come viene”. Nell’isola di Ventotene ci sono 700 abitanti (almeno ufficialmente) ma, nella realtà, forse sono anche meno: Loredana ormai li conosce tutti. E si commuove quando afferma che “le loro vite, sono diventate per me, ricchezza umana”. Non c’è che dire: un’altra bella storia che Poste Italiane riesce a raccontare.