Un’Azienda in piena salute, sempre più al servizio del Paese e in grado di traghettarlo verso il futuro digitale grazie alla sua presenza fisica capillare sul territorio. Matteo Del Fante, ospite lunedì sera nella trasmissione Quarta Repubblica di Rete 4 condotta da Nicola Porro, ha analizzato l’attuale momento vissuto dall’Azienda.
La presenza sul territorio
Dalle parole di Matteo Del Fante a Quarta Repubblica, si evince come Poste Italiane si confermi una realtà con una precisa missione sociale, che va oltre gli ottimi risultati di business. E le stime dicono che, in futuro, l’azienda crescerà ulteriormente: “In Italia – ha dichiarato l’Amministratore Delegato – siamo presenti ovunque sul territorio. Ci facciamo inoltre fregio di aver preso la decisione, tre anni fa, di non ridurre il servizio in nessuno dei piccoli comuni delle aree interne. Stiamo parlando della missione 5 del PNRR, ovvero quella relativa all’inclusione territoriale. Noi rimaniamo infatti convinti che, per permettere ai cittadini di interagire per via digitale, c’è sempre bisogno di un accompagnamento fisico, almeno in un primo momento. Il tutto deve però potersi effettuare in una prospettiva di forte modernizzazione”.
Il ruolo del portalettere
“Oggi, ad esempio – prosegue Del Fante intervistato da Nicola Porro – c’è il portalettere che prenota i vaccini contro il Covid. E così, migliaia di italiani, nelle zone dove è stato attivato il servizio, stanno sottoscrivendo la prenotazione per il vaccino, semplicemente fermando il portalettere ed effettuando con lui tutte le procedure di prenotazione. Il nostro mestiere è sempre quello di andare incontro ai bisogni dei cittadini”. Ma Poste guadagna anche negli altri segmenti, come quelli della distribuzione dei pacchi, del mondo dei pagamenti e di quello finanziario: “Per quanto riguarda i pacchi, siamo diventati il primo operatore di consegna al dettaglio in Italia. Anche Amazon, ad esempio, è un nostro cliente. In questo periodo di pandemia, l’invio di pacchi si è raddoppiato anno su anno; i pagamenti sono cresciuti del 50%. Questi, sono spesso pagamenti di e-commerce, dunque pagamenti di tipo digitale”.
Espansione in Cina
Gli sviluppi futuri, secondo Del Fante, vedranno Poste imporsi anche in altri Paesi: “Ci espandiamo anche all’estero – sottolinea l’AD – Abbiamo una società di controllo in Cina, che funge da aggregatore per tutti quei volumi che riceviamo e che poi smistiamo, anche in Italia. Abbiamo poi anche una compagnia aerea, che si chiama Poste Air Cargo, con un bilancio in utile lo scorso anno e che ci permette di effettuare le consegne dei pacchi il giorno stesso o quello seguente, nelle isole del sud. Per noi i centri di smistamento sono i nuclei fondamentali del nostro lavoro e operiamo ormai in un regime di instant delivery, secondo il motto “ordina e ricevi in pochissimo tempo””.
Gli elogi ai dipendenti
Infine, il sentito plauso di Del Fante a tutti i dipendenti dell’Azienda: “Poste ha oggi 126.000 dipendenti – sottolinea l’Amministratore Delegato a Quarta Repubblica – tutti con un forte senso di attaccamento all’azienda, al sistema e dunque anche al Paese. E questo lo abbiamo dimostrato nella pandemia: durante questo periodo, Poste non ha mai chiuso. Abbiamo dunque offerto a tutti una visione del futuro ottimale, modificando anche i nostri mezzi e le strutture. Abbiamo montato, ad esempio, 25.000 schermi protettivi per tutelare negli Uffici Postali l’interazione con i clienti. E lo abbiamo fatto in soli 5 giorni. Oggi non potremmo fare a meno del nostro importante servizio di consegna pacchi: occorre infatti tener presente che, quest’anno, sono stati consegnati dai postini oltre 70 milioni di pacchi. E le stime dicono che cresceremo ogni anno di un ulteriore 30%”.
Sopra, le immagini tratte da Quarta Repubblica.