La sfida della sostenibilità è cruciale e non solo perché la transizione verso un’economia completamente green è uno dei punti chiave per l’accesso alle risorse del Recovery Plan, ma anche perché, come emerge proprio dalla Conferenza Coop26 di Glasgow, la tutela dell’ecosistema è urgente e necessaria. Poste Italiane da tempo ha avviato una politica di trasformazione in senso green sia delle proprie strutture che dei propri mezzi e il supplemento “7” del Corriere della Sera dedica a questo un approfondimento.
Una flotta sempre più green
Come spiega l’articolo, “con i suoi 33mila veicoli, quella di Poste Italiane è la più grande flotta aziendale del nostro Paese, che ogni giorno parte dai 750 del Centri di Distribuzione presenti sul territorio nazionale e corre su e giù per la Penisola (isole comprese), ma anche verso nuovi traguardi di sostenibilità molto sfidanti. Il Gruppo ha varato un piano strategico denominato “2024 Sustain e Innovate” che punta a sostituire l’intero parco mezzi con 27.800 veicoli green di nuova generazione, a ridotto impatto ambientale dotati di propulsione elettrica, ibrida ed endotermica, arrivando a diminuire del 40% le emissioni inquinanti”.
Imperia e Viareggio pioniere
Le città “pioniere” sono Imperia e Viareggio, che garantiscono già servizi full green: il progetto pilota prevede la consegna di mezzi e pacchi con veicoli totalmente elettrici e dunque ad emissioni zero. Sono attualmente 8.400 – scrive il magazine – i mezzi ecologici o basse emissioni attualmente in uso da Poste Italiane.
Un miliardo per la sostenibilità
L’articolo riporta le parole dell’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, che illustra gli obiettivi aziendali in tal senso: “Circa un miliardo di euro sarà destinato all’intero fronte della sostenibilità. Noi però non lo consideriamo un costo, bensì di un investimento sul futuro”. L’impegno globale – viene spiegato – è quello di ridurre le emissioni del 30% entro il 2025 per raggiungere la carbon neutrality entro il 2030, in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall’Unione Europea. “Già oggi il 95% del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo proviene da fonti l00% rinnovabili certificate con garanzia di origine e nel futuro continueremo a utilizzare energie rinnovabili per alimentare tutti i nostri centri di smistamento, le fabbriche e gli uffici”, aggiunge Del Fante.
Immobili sostenibili
Il piano di Poste Italiane, spiega l’approfondimento, prevede anche la realizzazione di impianti fotovoltaici sui fabbricati, sulle coperture di centinaia di edifici di piccole dimensioni e su 25 di grandi dimensioni, come gli hub di smistamento pacchi. Inoltre, si stanno introducendo soluzioni di smart building sull’intero patrimonio immobiliare, con l’obiettivo di ridurre di 8 Gwh l’energia consumata entro il 2024 e di aumentare la produzione di energia rinnovabile in autoconsumo.