Nel mese di marzo verranno consegnati i 10 alloggi, ristrutturati e arredati, destinati alle donne vittime di violenza. 200 donne potranno continuare il percorso di recupero della dignità ferita attraverso il passaggio fondamentale della ritrovata autonomia abitativa. Si conclude così questa importante fase del progetto “Autonomia abitativa donne vittime di violenza” in linea con l’attenzione che Poste Italiane destina a donne vittime di violenza e per l’intrinsechi valori aziendali di inclusione sociale. In continuità con l’iniziativa del 2019-2020 “Inclusione Lavorativa delle Donne vittime di violenza”, Poste prosegue il proprio impegno e per i prossimi anni su questi temi finanzia interamente il progetto sperimentale di autonomia abitativa, attestando un primato tra le Aziende nel panorama italiano in materia di sostenibilità sociale.
Un’attenzione costante alla lotta contro la violenza
A fronte dell’emergenza Covid e delle difficili conseguenze che la pandemia ha avuto sulle donne vittime di violenza, per Poste Italiane diviene naturale proseguire il proprio impegno nel contrasto alla violenza di genere. In questo particolare periodo storico il contributo di Poste parte dall’individuazione su tutto il territorio nazionale, in modo da garantire una copertura diffusa e prediligendo grandi capoluoghi di provincia, di 10 alloggi appartenenti al patrimonio immobiliare da riservare all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, delle loro figlie e figli minori, che si trovino in condizione di particolare disagio economico. Nove regioni coinvolte nelle province di Vercelli, Brescia, Padova, Bologna, Macerata, Roma, Bari, Napoli, Salerno. Il progetto, coordinato dalla funzione di Responsabilità Sociale d’Impresa in collaborazione con la funzione Immobiliare, avrà durata di 5 anni a partire dai contratti di comodato d’uso degli immobili.
Il ruolo chiave delle associazioni partner D.i.Re e Differenza Donna
Per l’avvio del progetto ha svolto un ruolo chiave il consolidamento della partnership con le associazioni D.i.Re (Donne in Rete) e Differenza Donna, realtà del Terzo settore che operano per il contrasto alla violenza di genere, capillarmente presenti sul territorio nazionale e che avranno il compito di selezionare le donne e di seguirle nell’intero percorso di autonomia abitativa.
200 donne troveranno un alloggio
Ipotizzando una capienza di 3/4 posti letto ad immobile, a seconda della presenza o meno di figli piccoli, i percorsi che saranno attivati annualmente sono stimati ad un massimo di 40 donne vittime di violenza l’anno, per un totale di 200 percorsi, durante il quinquennio di durata del progetto. Una quota del 25% l’anno dei percorsi (circa 10 l‘anno) potrà essere destinata, laddove se ne dovesse ravvisare la necessità, a donne vittime di violenza dipendenti di Poste.
Poste Italiane premiata da PostEurop per l’inclusione lavorativa alle donne vittime di violenza
Poste Italiane, ha ricevuto nel 2020 il premio “2020 CSR Coup de Coeur”, categoria Dipendenti, da PostEurop, l’associazione degli operatori postali pubblici europei, per il programma “Inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza”. Il progetto, ritenuto di elevato interesse dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del CNEL, ha potuto contribuire allo sviluppo di percorsi finalizzati all’indipendenza economica tramite inserimento lavorativo delle donne in uscita dai centri antiviolenza. La best practice di Poste si basa sul rapporto e sul coinvolgimento attivo delle aziende fornitrici del Gruppo, quali destinatarie di progetti di accoglienza lavorativa. L’iniziativa di Poste, che sostiene concretamente forme di responsabilità sociale d’impresa e di solidarietà, è volta al supporto delle molte donne che continuano a subire violenza proprio per insufficienza o assenza di indipendenza economica.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.