Il tasso di occupazione dell’Italia è salito dello 0,4% nell’ultimo trimestre del 2021 su base trimestrale e dell’1,5% su base annua. Lo rileva Eurostat. Nella zona euro l’occupazione ha segnato +0,5% sul trimestre (come nell’Unione a 27) e +2,2% nell’ultimo trimestre dello scorso anno rispetto agli stessi tre mesi del 2020 (+2,1% nell’Unione). Nell’intero 2021 il numero degli occupati è salito dell’1,1% nella zona euro e dell’1,2% nell’Unione, dopo i rispettivi -1,5% e -1,4% del 2020. Secondo le stime nel quarto trimestre del 2021 gli occupati in Europa sono stati pari a 210,9 milioni, dei quali 161,9 milioni nella zona euro.
Zona euro: oltre un milione di occupati in più
Rispetto alla pandemia del Covid, per la zona euro si tratta di 600mila unità al di sopra dei livelli dello stesso trimestre del 2019 e per l’Ue di 1,2 mln in più. Quanto alle ore lavorate, il livello è rimasto stabile nella zona euro ed è salito dello 0,2% nell’Ue nel quarto trimestre, mentre è salito rispettivamente del 5% e 5,1% rispetto allo stesso trimestre del 2020.
Chi sale e chi scende
Nel quarto trimestre del 2021, Ungheria (+1,2%), Danimarca (+1,1%), Spagna e Malta (entrambe +1%) hanno registrato il livello più elevato di crescita dell’occupazione rispetto al trimestre precedente. L’occupazione è diminuita in Lettonia (-0,3%) ed e’ rimasta stabile in Bulgaria, Portogallo e Svezia.