Poste Italiane ha partecipato alla Giornata Mondiale dell’Acqua nel trentennale dalla sua istituzione da parte dell’ONU, ricordando uno dei luoghi simbolo della città di Bergamo, la fontana del Palazzo di Poste Italiane in Via Locatelli.
Verso il traguardo dei 90 anni
È il 28 ottobre del 1932 quando viene inaugurato lo storico palazzo delle Poste e Telegrafi, opera dell’ingegnere architetto Angiolo Mazzoni Del Grande. I documenti conservati nell’archivio storico di Poste Italiane raccontano le specificità della fontana e così citano testualmente: “Sul lato prospiciente via Masone, nella maestosità strutturale del Palazzo, è sistemata una Vasca di forma rettangolare (sup. in mq 98,15) con le pareti ed il fondo rivestito di materiale ceramico color celeste (2×2). La vasca è fornita di scarico per troppo pieno e di alimentazione. Contiene varie qualità di pesci”.
Sobria e monumentale
Intorno alla fontana la maestosità del palazzo delle Poste di Bergamo con la torre alta oltre quaranta metri e i quattro orologi con le cifre di un rosso acceso che connotano fortemente il progetto architettonico, destinato, per le innovative soluzioni applicate, a cambiare il concetto di edificio pubblico. La facciata sobria, ma al contempo monumentale, è caratterizzata dalla presenza di cinque scenografiche colonne che sorreggono altrettante statue in bronzo. Sulla quinta colonna è collocato il San Cristoforo, protettore dei postelegrafonici.
Arredi esclusivi e raffinati
Come in tutte le sue opere, Mazzoni ricerca la bellezza dei particolari attraverso un uso originale dei materiali: marmi colorati per i pavimenti, alabastro e legni pregiati per le porte, lampadari in vetro soffiato, fregi, oggetti e arredi esclusivi e raffinati. Il Palazzo delle Poste e Telegrafi è il luogo dove passato, presente e futuro s’incontrano: testimone della storia di Poste e della città, custode di arte, cultura e lavoro.
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