Potenziare gli istituti tecnici, scuole di specializzazione tecnologica post diploma, per la formazione di figure tecniche altamente specializzate, ritenuti dall’80% degli imprenditori funzionali per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. È quanto emerge dall’Osservatorio sulle Nuove Generazioni prodotto da OneDay Group e Confcommercio con il sostegno di Meta, a un convegno a Milano dei Giovani di Confcommercio fanno il punto sui percorsi formativi utili per diventare imprenditore. Il sondaggio ha coinvolto quasi 1.000 persone tra i 18 e i 42 anni, l’Osservatorio racconta il punto di vista di studenti, giovani lavoratori e imprenditori.
L’esperienza sul campo
Il 43% degli intervistati ritiene che le skills più utili nel mondo del lavoro non si ottengono più solo sui banchi, ma con un approccio pratico a base di esperienza sul campo. Più del 60% di rispondenti, tra imprenditori e non imprenditori, ritiene che hard skills e soft skills abbiano pari importanza. Per sviluppare le soft skills è necessario essere curiosi, vivere ambienti di confronto e mettersi in gioco, ecco perché più del 95% dei rispondenti ritiene che la formazione assume un ruolo significativo e totalizzante nel percorso di crescita se vissuto in presenza.
Formazione vincente
Andrea Colzani, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio commenta: “Al giorno d’oggi la formazione per essere vincente deve avere due caratteristiche salienti. Da un lato, va considerata un percorso che non finisce mai e, dall’altra parte, la formazione delle competenze è una strada che impresa e scuola devono percorrere insieme. Formarsi infatti implica la capacità di mettersi in gioco e in discussione, un processo che dura tutta la vita, anche perché non si può smettere di imparare per stare al passo con il mercato, soprattutto quando si intraprende la sfida del fare impresa. L’impresa, appunto: perché il collegamento tra mondo della formazione e mondo del lavoro non è una linea progressiva, dove prima viene uno o poi l’altro, ma è un dialogo che va continuamente rinnovato e, in Italia, deve trovare nuovi linguaggi, a partire da quello degli istituti tecnici”.
Evoluzione continua
Per Paolo De Nadai, Fondatore di ScuolaZoo, WeRoad e presidente OneDay, “essere imprenditori oggi significa anche essere resilienti verso l’evoluzione continua dei nostri tempi: la pandemia ci ha insegnato che ci vuole velocità d’azione e che bisogna essere sempre pronti a reinventarsi di fronte alle difficoltà. Abbiamo la responsabilità di essere i protagonisti di una ripartenza che metta al centro la formazione delle nuove leve per costruire un futuro migliore. In OneDay formiamo ogni giorno giovani talenti e ogni persona viene considerata nel suo insieme, perché la crescita non riguarda solo le capacità professionali ma anche l’aspetto umano. Mettere le persone al centro significa investire in formazione interna, incoraggiare le aspirazioni e coltivare l’ambizione dentro ognuno di noi. Essere imprenditori di sé stessi a beneficio della propria carriera e della crescita dell’azienda”.