L’edizione del Forum Pa di quest’anno si svolgerà dal 14 al 17 giugno in forma ibrida, cioè in presenza, all’Auditorium della Tecnica di Roma, e online: quattro giorni di confronto sulle sfide della ripartenza. “Il digitale è stato di grande aiuto – sottolinea Gianni Dominici, direttore generale di FPA – ci permesso di vederci e di allungare le reti di riferimento, ma ora è il momento di incontrarsi. Avremo premi Nobel, ospiti internazionali e della comunità europea. Recuperiamo quello che è ed è stato il Forum Pa per 33 anni, cioè luogo e momento di incontro e di confronto, spero che sia occasione per condividere”.
Le risorse europee
Il focus sulla ripartenza e questo non può non riguardare le risorse che ci arriveranno dall’Europa. Nel passato, continua Dominici, “siamo stato il paese che meno è stato in grado di spendere queste risorse” e ora che abbiamo davanti i fondi del Recovery “sarà la pubblica amministrazione capace di spendere queste risorse?”. Per far ripartire il paese, “abbiamo davanti tre sfide: una transizione istituzionale, una transizione digitale e una transizione ecologica”. Tra gli ospiti di questa edizione, che ha tra i suoi partner Postel (società del Gruppo Poste Italiane), figurano Marco Alberti, attuale Ambasciatore d’Italia in Kazakistan, business diplomat con oltre 20 anni di esperienza professionale nel settore pubblico e privato, il premio Nobel per l’economia 2001 Micheal Spence, Cass Sunstein, professore di Harvard, dalla Commissione Europea, Elisa Ferreira, Commissaria europea per la coesione e le riforme, Dubravka Suica, vicepresidente della Commissione europea e commissaria per la democrazia e la demografia, ed Eric Von Breska, Direttore della Task Force “Recovery and Resilience” della Commissione Europea.
Sviluppo delle competenze
Lo sviluppo delle competenze e la formazione dei dipendenti pubblici, insieme alle nuove assunzioni, sono gli aspetti su cui maggiormente si sta puntando per rafforzare la Pa e metterla nelle condizioni di lavorare all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ma quali competenze occorrono per avere davvero una Pa rinnovata e motivata? Sono gli stessi dipendenti pubblici a sottolineare come l’offerta formativa dovrebbe puntare in particolare sulle competenze trasversali: il dato è emerso nell’indagine di FPA indirizzata alla propria community di dipendenti pubblici. Il 62,5% dei rispondenti chiede un investimento sulle cosiddette soft skills, il 61,9% su competenze tecnologiche e il 57% sulle competenze organizzative. Conoscere, sviluppare e valorizzare le soft skill è vitale per favorire una sana cultura organizzativa orientata alla collaborazione e alla crescita personale. Per questo Fpa digital school ha ideato un percorso completo in cui sono approfondite tutte le competenze trasversali necessarie per attivare il cambiamento organizzativo nelle Pa, e per favorire una maggiore consapevolezza verso sé e verso gli altri.
La lezione della pandemia
“La lezione più preziosa della pandemia – sottolinea Gianni Dominici – è la riscoperta della centralità del fattore umano. Solo la capacità di gestire lo stress, di instaurare relazioni di solidarietà con i colleghi e di adattarsi ai cambiamenti continui, adottando strategie lontane dalle abitudini, rende un team pronto ad affrontare le sfide della complessità”. “Ecco perché – spiega – abbiamo scelto di proporre questo percorso formativo, convinti che si debba mettere in campo una formazione che parta dai reali fabbisogni delle amministrazioni e delle persone che in esse lavorano, a partire dai nuovi assunti”.