Anche a Pisa Poste Italiane è in prima fila sul fronte del lavoro femminile. Il numero delle donne che ricoprono incarichi importanti cresce sempre. Quando poi queste riescono a fare carriera nella propria città di origine, l’emozione è ancora più forte. L’edizione pisana del Tirreno racconta in questo senso la storia di Alessia Bogi, prima direttrice pisana doc alla guida da un anno della sede provinciale di Pisa.
La continuità del risparmio
Il racconto parte da uno dei prodotti classici di Poste Italiane, il buono postale. Che, come racconta il quotidiano, “si trovava nei cassetti già ai tempi dei nostri nonni. Un foglietto di carta che racchiudeva tutti i sacrifici per costruire, passo dopo passo, i sogni e i progetti del domani”. Una sorta di salvadanaio tramandato di generazione in generazione, a Pisa come in tutta Italia: “Qualche giorno fa ne ho aperto uno a mio figlio per la sua prima comunione – racconta Alessia Bogi – Riproduce il buono postale delle origini, quello che i miei nonni avevano lasciato a me. È questo che continua a contraddistinguerci da 160 anni: il risparmio. Con strumenti che aiutano a rendere concreta la possibilità di accumulare dei “granelli” sin da bambini per costruire grandi progetti”.
Ritorno a casa
Per Alessia Bogi, l’incarico a Pisa è un ritorno a casa: “Qui sono nata, ho studiato e ho ricevuto il mio primo incarico – spiega – Poi lo spostamento a Grosseto, Livorno e a Siena come direttore di filiale. Infine, di nuovo a Pisa”. Nella cui provincia, ci tiene a precisare, “la quasi totalità degli incarichi di direzione è a quote rosa. Ma anche se si allarga lo sguardo all’intera rete delle Poste pisane, che conta 435 dipendenti, il 78% sono donne. In più ci sono le ultime assunzioni di giovani neolaureati nel settore economico-finanziario”. L’età media si abbassa grazie ad ingressi continui in Poste Italiane, che consentono “una copertura totale del territorio da parte dei nostri consulenti commerciali: aspetto, questo, che ci contraddistingue”.
Capillarità sul territorio
Poste sempre al passo coi tempi. Spazio per giovani e donne, ampliamento dei servizi, digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Una realtà moderna nonostante 160 anni di storia, in continua evoluzione. Insieme allo sviluppo “business” con tante nuove possibilità legate al mondo assicurativo e alla gestione del patrimonio c’è la presenza, radicata e capillare, sul territorio con sportelli che non hanno mai chiuso, nemmeno durante il Covid, conservando così quel ruolo di presidio svolto da sempre. Bogi sottolinea: “Aver continuato a svolgere la nostra attività istituzionale anche durante le fasi più acute della pandemia, è per noi un motivo di orgoglio. Abbiamo continuato a coprire tutti i Comuni, anche quelli sotto i 5.000 abitanti”.
I numeri della provincia
In provincia di Pisa sono 116 gli uffici postali. Di questi ben 25 hanno degli spazi dedicati alla consulenza finanziaria. 47 i consulenti fissi, mentre 9 quelli “mobili” che riescono a coprire tutte le altre postazioni: “È anche questa – sottolinea Bogi – la nuova Posta, capace di fornire una serie di servizi grazie a una consulenza finanziaria a 360 gradi che arriva anche negli uffici con pochissimi abitanti”.
Al passo con i tempi
Accanto a quelli tradizionali, nell’ultimo anno si è ampliata infatti la gamma dei servizi offerti dalle Poste. Si parte con il consulente “Premium”, dedicato esclusivamente a clienti privati con portafogli importanti, oltre i 400.000 euro. Come sottolinea la direttrice “si può occupare sia della consulenza, sia della gestione del patrimonio. Poi c’è il nuovo Punto Poste Casa-Famiglia, che affianca alla tradizionale attività finanziaria anche l’aspetto assicurativo su casa, salute e lavoro. Grande novità è la copertura assicurativa Rc auto con 39 uffici che danno la possibilità di avere un preventivo, mentre 25 sportelli sono abilitati all’emissioni di polizze Rc auto”.
L’importanza di Spid
Digitalizzazione è l’altra parola d’ordine, insieme a velocizzazione dei processi. La quasi totalità della clientela pisana, viene sottolineato, è ormai abilitata all’identità digitale Spid. Inoltre è possibile prenotare dallo smartphone qualsiasi servizio tramite App o con un semplice messaggio WhatsApp al numero dedicato. Insomma, sottolinea Bogi “si può prenotare ovunque e in questo modo si evita la fila. Tante operazioni si possono anche svolgere interamente online. Con il Covid poi è arrivato il pagamento “no touch”, da effettuare direttamente con il telefono tramite QR Code. Non per questo viene meno però l’attenzione verso le persone più anziane, che potranno trovare sempre l’ufficio postale sotto casa”.