L’Italia è promossa sull’ambiente, ma fatica negli ambiti economico e sociale. Lo afferma li secondo rapporto Italia Sostenibile, presentato da Cerved. Il gruppo ha stilato una classifica generale di sostenibilità, in base a diverse variabili: su 29 Paesi analizzati, Roma occupa la quindicesima posizione. A penalizzarla è soprattutto l’economia. Sono pochi sia gli investimenti esteri, sia quelli interni in ricerca, sviluppo e digitalizzazione. I redditi, di conseguenza, sono fermi da dieci anni, con un tasso di occupazione al 57%, 10 punti sotto la media UE. Fanno peggio solo Romania, Cipro e Grecia. Vanno meglio però Nord Ovest e Nord Est: scorporate, sono al sesto e settimo posto, dietro Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Germania e Finlandia.
Il gap da colmare
Dal punto di vista sociale c’è ancora tanto da lavorare: l’Italia è al diciottesimo posto, ben al di sotto della media europea, con il sud terz’ultimo posto davanti a Grecia e Romania. Influiscono le tante famiglie a rischio povertà, la scarsa capacità di formazione del capitale umano e un sistema di sicurezza e giustizia poco efficiente. Nell’assistenza sociale e nella sanità l’Italia però si piazza al settimo posto.
Meglio della Francia sull’ambiente
Sull’ambiente l’Italia fa addirittura meglio della Francia, collocandosi nona, nonostante un territorio fragile dal punto di vista sismico e idrogeologico. Sono bassi i livelli di inquinamento e gas serra. Mentre, in linea con l’Europa, un quinto dell’energia consumata proviene da fonti rinnovabili. Risultati positivi anche per l’inquinamento industriale: solo 5 tonnellate per abitante, con una riduzione del 25,4% dal 2011 al 2020, superiore di dieci punti alla media UE.