Dalla Sicilia arriva la storia di Elisa. Con i suoi 24 anni è la più giovane portalettere della Sicilia ed è l’esempio di come Poste Italiane sia un approdo anche per tantissimi giovani. Ne parla il dorso palermitano di Repubblica. Elisa, originaria di Favara, racconta di come sia entrata giovanissima nel mondo del lavoro: “Avevo 18 anni – spiega – quando sono partita per lavorare in Veneto, dopo sei anni sono tornata in Sicilia e adesso ho un contratto a tempo indeterminato in Poste Italiane”.
La vita ed il lavoro lontano da casa, appena maggiorenne
Lontana dalla famiglia sin da giovanissima: per Elisa è stata una prova molto forte, che però non l’ha spaventata. “Iniziare appena maggiorenne una nuova vita così distante dalla mia famiglia è stata la prova più dura che abbia mai affrontato”, spiega al quotidiano. Si era proposta per varie destinazioni che Poste Italiane offriva e si è trovata ben presto al Nord: “I primi mesi ho preso una stanza in un bed and breakfast – dice – Mi sono trovata a gestire tutto da sola, dalla cena ai farmaci da acquistare quando avevo un malanno. E poi, i viaggi e gli scatoloni durante i vari traslochi. Sono stati momenti che mi hanno messo a dura prova, ma non ho mai pensato di mollare”.
Il contratto a tempo indeterminato
Un mese fa per lei è arrivato il contratto a tempo indeterminato: “Fin dal primo stipendio in Veneto – racconta – sono riuscita a mettere da parte dei risparmi evitando di gravare sulla mia famiglia. Ho fatto delle rinunce, ma grazie al mio lavoro ho comprato una macchina nuova. Oggi mi godo i momenti nella mia terra: il caffè al mattino preparato da mia mamma, le passeggiate al mare, gli abbracci giornalieri con mia sorella che è in dolce attesa, i progetti di vita col mio fidanzato”.
Le consegne col triciclo elettrico
A Caltanissetta consegna la posta alla guida del triciclo elettrico, nel segno di quella sostenibilità che è fra i principi guida di Poste Italiane. E tra i clienti, desta curiosità per la sua giovane età: “Sono soprattutto i genitori a chiedermi consigli per i loro figli in cerca di occupazione”, conclude.