Nel 2022, il 55,3% della popolazione di 16-74 anni ha usato internet e ha fatto acquisti online (si tratta di oltre 24 milioni di persone): in particolare, il 37,3% ha ordinato o comprato merci o servizi negli ultimi 3 mesi, il 12,0% nel corso dell’anno e il 6,0% più di un anno fa. A restituire questa fotografia è l’Istat in una nota, in cui s’illustra l’evoluzione recente di alcuni indicatori relativi alla diffusione del commercio online tra gli individui, tratti dalle informazioni rilevate nel modulo sull'”Uso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione da parte delle famiglie e degli individui” all’interno dell’indagine annuale multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”.
L’e-commerce tra le varie generazioni
Come per l’uso di internet, si registrano forti differenze legate all’età, al genere e al territorio. Il commercio online è infatti più diffuso tra le persone di 16-44 anni e tra gli uomini. Va sottolineato che tra i giovani di 16-24 anni il divario di genere si annulla, facendo registrare un vantaggio a favore delle donne. Nel 2022, il 43,9% della popolazione residente nel Nord ha effettuato acquisti online negli ultimi 3 mesi, a fronte del 26,5% di quella residente nel Mezzogiorno.
L’evoluzione negli ultimi anni
Tra il 2020 e il 2021 si è registrato un incremento di oltre 7 punti percentuali nel ricorso al commercio elettronico, grazie all’aumento degli utenti che hanno effettuato almeno un acquisto online negli ultimi 3 mesi precedenti l’intervista (dal 31,4% nel 2020 al 39,8% nel 2021). Nell’ultimo anno si registra invece un sensibile decremento sia per quanto riguarda l’indicatore complessivo (che passa dal 57,2% del 2021 al 55,3% del 2022) sia per quello riferito all’acquisto negli ultimi 3 mesi (37,3% nel 2022). Tale andamento trova giustificazione con la fine del periodo di restrizione dovuto alla pandemia (andamento analogo si registra anche in altri paesi europei come Danimarca, Germania, Olanda e Francia).
La media UE
Nonostante i progressi registrati, i tassi di ricorso all’e-commerce sono ancora nettamente al di sotto della media Ue27, dove nel 2022 il 56,1% ha effettuato acquisti online negli ultimi 3 mesi. Questo ritardo, secondo il report ISTAT, è legato anche al ridotto livello di competenze digitali presente nel nostro Paese: nel 2021, in Italia, il 45,6% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni possiede perlomeno competenze digitali di base, contro il 53,9% dell’UE274.
Tra abbigliamento, casa e streaming
Oltre alla frequenza con cui i cittadini ricorrono al commercio elettronico, l’indagine rileva anche la tipologia di beni e servizi acquistati per uso privato via Internet negli ultimi 3 mesi: nel 2022, tra gli individui, è più diffuso l’acquisto di capi di abbigliamento, scarpe o accessori (22,5%), gli articoli per la casa, esclusi gli elettrodomestici (13,4%), i film o serie in streaming o download (9,9%), i prodotti alimentari (9,3%) e quelli di cosmesi (9%).
I problemi riscontrati
Solo per l’edizione 2021, l’Indagine ha rilevato anche informazioni relative ad eventuali problemi riscontrati dagli utenti durante l’acquisto online. Il 73,3% degli utenti di internet che hanno fatto acquisti online negli ultimi 3 mesi dichiara di non aver riscontrato nessun problema durante l’acquisto. Tra gli utenti che hanno dichiarato di aver avuto qualche difficoltà (26,7%), la criticità maggiore è data dalla mancanza di rispetto dei tempi di consegna (13,5%); seguono le consegne mancate o erronee o merci difettose (5,6%); problemi tecnici sul web durante l’ordine o il pagamento via Internet vengono riferiti dal 4,3% degli utenti, mentre il 3,9% lamenta difficoltà nell’inoltrare reclami e/o risposte non soddisfacenti e il 3,7% di aver riscontrato difficoltà nel reperire informazioni sulle garanzie o altri diritti giuridici.