È il digitale a “riaccendere” il turismo italiano messo in ginocchio dalla pandemia. Il comparto dell’ospitalità online nel 2022 supera l’ultima rilevazione pre-pandemia (16,4 miliardi contro 14,6) e quello dei trasporti è prossimo al pareggio (11,2 miliardi contro 12), stando ai dati dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano.
Il divario tra online e offline
Rimane ancora alto il divario della componente offline è ancora da colmare: da -45% a -16% rispetto al 2019 per i differenti comparti. La digitalizzazione del journey resti è un traino per tutta la filiera. Nell’ospitalità l’e-commerce incide, infatti, per il 51% sulle transazioni, superando nettamente il 44% del 2019, ma il dato più sorprendente riguarda i trasporti, dove l’incidenza è salita al 68%, partendo da un 55% nel 2019.
Riparte il turismo d’affari
In risalita anche il Business Travel: nel 2022 la spesa delle imprese italiane in trasferte di affari quasi raddoppia rispetto al 2021 e supera i 17 miliardi di euro (-16% rispetto a tre anni fa). Sempre secondo l’osservatorio riparte anche il Turismo organizzato: il mercato del tour operating nel 2022 vale il 70% di quanto fatturava nel 2019 e il comparto delle agenzie di viaggio si attesta al -19% sul pre-pandemia.