Natale non è poi così lontano, per non parlare del Black Friday, se si pensa a periodi di picco per le consegne dei pacchi da parte di Poste Italiane. In Lombardia è stata avviata la selezione per l’assunzione di personale da utilizzare quando la mole di pacchi da recapitare aumenta in maniera esponenziale e, come negli anni scorsi, deve ricorrere all’integrazione di risorse umane per soddisfare le richieste. Ne riferisce il quotidiano Libero.
Modernità ma anche tradizione
“Il postino – sottolinea l’approfondimento – in chiave moderna pur restando un lavoro intramontabile, ha un po’ perso quel tocco di romanticismo che legava la figura del portalettere al quartiere, al paese. Negli anni addietro arrivava da lontano si sentiva il trillo del campanello, puntuale, sempre alla stessa ora, tracolla in spalla e pronti via a consegnare lettere e cartoline, capitava sovente che si fermasse a fare quattro chiacchiere con la portinaia del palazzo. Oggi moto super attrezzata, palmare per tracciare la corrispondenza o le spedizioni in consegna, poca confidenza e tanto lavoro per essere efficienti”.
Giuseppe, il fedelissimo
Libero racconta la storia di uno di questi postini, Giuseppe Savinelli, classe 1963, da 33 anni in Poste Italiane nella zona Melchiorre Gioia di Milano. Quando ha iniziato lui si consegnavano soprattutto lettere, i pacchetti degli abbonamenti di qualche casa editrice o riviste. Giuseppe negli anni è diventato punto di riferimento della zona tra il Pirellone e Gioia, conosce per nome tutti i portinai e c’è ancora qualche signore che gli offre il caffè. È come uno di famiglia. Le vie, i suoi angoli e la vita che vi scorre non hanno segreti per lui che quel rione lo ha visto crescere e cambiare. Così come è cambiato il suo mestiere che con il tempo si è evoluto, digitalizzato e lui, come gli altri, si è adeguato.
Con Poste nel futuro
Come spiega Libero, con Poste Italiane si può pensare a costruire un futuro. II programma di Politiche Attive del lavoro concordato con le Organizzazioni Sindacali contribuisce a realizzare in modo efficace le strategie delineate nel piano industriale 2024 Sustain&Innovate, in particolare per quanto riguarda la nuova organizzazione del recapito che vede la trasformazione della figura del portalettere sempre più incentrata sul crescente mercato dei pacchi. Grazie a questo dal 2022 ad oggi sono entrati in servizio nei centri di recapito della Lombardia, oltre 1.600 portalettere con un contratto a tempo indeterminato.
Le prospettive in Lombardia
Entro la fine dell’anno saranno stabilizzate 2.100 risorse in tutta Italia, di cui oltre 300 in Lombardia. Le nuove assunzioni previste per la fine dell’anno sono attese in tutti i Centri di distribuzione della Regione in special modo a Milano e hinterland, Valtellina e tutta la provincia di Sondrio. Un’opportunità di lavoro per chi è in cerca di impiego mentre per Poste significa garantire una presenza costante sul territorio che risponda alle esigenze dei cittadini.