Il nuovo profilo del consumatore attivo di oggi e il ruolo che Authority, imprese e associazioni dei consumatori possono e devono adottare per la sua tutela ed educazione. Questo il focus del Consumers’ Forum, nato dalla volontà di alcune importanti imprese italiane, come Poste Italiane, e delle Associazioni dei Consumatori per conciliare le diverse anime del mercato promuovendo la cultura del dialogo tra le parti. Per l’edizione 2023 dal titolo “Sostenibilità: un obiettivo irrinunciabile per cittadini, imprese e Authority” sono stati illustrati e discussi i risultati della ricerca Consumerism 2023, intitolata “Il consumatore responsabile, attivo, partecipativo”, svolta proprio da Consumers’ Forum in collaborazione con l’Università Roma Tre.
Il consumatore responsabile secondo il Consumers’ Forum
“Il consumatore, per essere attivo e responsabile dovrebbe essere informato adeguatamente, per poter fare scelte che vadano a favore dell’interesse collettivo, ambientale e del lavoro”, ha dichiarato Sergio Veroli, presidente di Consumers’ Forum. La soggettività del consumatore, infatti, è cambiata negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla pandemia di Covid-19 e con l’avvento della digitalizzazione; la ricerca dell’Università Roma Tre, come illustrato da Fabio Bassan, curatore del progetto insieme a Maddalena Rabitti, ha decretato la “fine del consumatore medio” e la nascita del “consumatore attivo”, un consumatore “responsabile e partecipativo” che si sposta verso scelte di mercato sempre più sostenibili. Questo nuovo aspetto, però, non è esente da difficoltà o pericoli ed è qui che Imprese e Authority possono fare la loro parte, informando, educando e mettendo i cittadini in condizione di poter esercitare i loro diritti, anche grazie al requisito della trasparenza che sempre più aziende adottano per rendere il sistema più accessibile. Un lavoro congiunto, spirito e cuore del Forum stesso, che porti ad una maggiore consapevolezza ed educazione del consumatore di oggi, mentre al tempo stesso tutela le sue scelte.
Il ruolo delle Authority
In un mondo che corre veloce non si può più dare per scontato che ogni consumatore abbia tutte le conoscenze e le competenze per tutelarsi sul mercato perché, come sostiene Veroli, “accanto a diseguaglianze sociali si sviluppano anche quelle anagrafiche e quelle relative alle condizioni oggettive di connessione digitale”. “Lo Stato dà per scontato che il cittadino ce la faccia da solo”, ha chiosato il presidente del Consumers’ Forum, tant’è che l’Italia si posiziona penultima in Europa per “conoscenze tecnologiche e finanziarie”. In questo contesto, le Authority sono e diventano sempre più “un riferimento” fondamentale per la “tutela dei diritti” e gli “interessi dei consumatori”. Quelle lacune causate dalle diverse difficoltà cui il consumatore si imbatte possono essere “colmate” proprio dall’azione delle Authority, che possono dare “garanzie ai soggetti più deboli del mercato”. “Serve uno sforzo collettivo di imprese, cittadini e Authority per far cambiare le cose”, ha concluso il presidente Veroli.
Qui sopra, l’intervista al presidente del Consumers’ Forum Sergio Veroli