Roma, 8 lug – L’estate parte nel segno dello sconto.
Quest’anno i saldi estivi raccolgono un interesse record: oltre 14,6 milioni di italiani – il 33% dei consumatori maggiorenni – ha infatti già deciso di approfittare dell’occasione per una spesa media di 270 euro a famiglia, circa 104 euro in media a persona: molti sono acquisti rimandati da questa primavera. Ma il giro d’affari complessivo potrebbe salire rapidamente: c’è infatti anche un 49% di nostri concittadini che non ha già deciso di acquistare, ma si farà comunque un giro tra le vetrine per vedere se ci sono offerte interessanti. È quanto emerge dal consueto sondaggio sulle vendite di fine stagione estive condotto da SWG per Confesercenti su un campione di consumatori residenti in Italia.
I clienti si concentreranno soprattutto nei primi giorni dei saldi: il 53% prevede di comprare nella prima settimana. In particolare, in questo primo fine settimana di luglio si attendono circa 2,5 milioni di clienti. Si cercheranno soprattutto calzature, indicate dal 52%. Seguono, nella classifica dei prodotti più desiderati, maglie e magliette (46%), pantaloni e gonne (34%), vestiti estivi femminili (32%) e camicie (28%). Il 16%, invece, cercherà costumi da bagno, parei e altri articoli ‘da mare’, mentre un 12% è alla ricerca di vestiti estivi da uomo. L’11% vuole invece accessori, cinture, cappelli e foulard.
La priorità, quest’anno, è chiaramente il prezzo: il 39% degli intervistati, infatti, dichiara di voler approfittare dei saldi per ‘risparmiare il più possibile’, una quota in decisa ascesa rispetto al 31% rilevato la scorsa estate. Resiste, comunque, un 54% di clienti che cerca la qualità, e userà le vendite di fine stagione per portarsi a casa un capo di qualità ad un prezzo accessibile. I saldi si confermano un evento ancora largamente ‘off-line’: la maggior parte assoluta dei clienti – il 67% – si servirà infatti di un negozio fisico per i suoi acquisti, mentre si rivolgerà all’online solo il 10%, mentre il 23% è ancora indeciso. Crescono, però, i furbetti del camerino. Il 69% di chi acquista sul web ammette infatti di provare i vestiti nei negozi reali, per poi comprare online: il 17% lo fa sempre, il 52% a seconda del prodotto.
A pesare sui negozi è però soprattutto la concorrenza sleale di chi pratica saldi illegali, in anticipo sui tempi stabiliti e fuori dalle regole previste per le vendite di fine stagione. Il 26% dei consumatori – oltre uno su quattro – ammette di essere stato contattato personalmente per offerte legate a pre-saldi irregolari che, secondo le stime di Confesercenti, valgono ormai quasi 600 milioni di vendite.