Roma, 27 ago – La XX edizione dei Giochi del Mediterraneo si svolgerà a Taranto. L’assegnazione è stata decisa a Patrasso, in Grecia, nel corso dell’assemblea annuale del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (CIJM) che ha stabilito anche di posticipare l’edizione pugliese al 2026. Per l’Italia si tratta della terza volta come paese organizzatore dopo Bari 1997 e Pescara 2009. La manifestazione sportiva multidisciplinare è dedicata ai 26 Paesi dell’area mediterranea.
In rappresentanza del Coni erano presenti in Grecia la vice presidente Alessandra Sensini, il membro onorario del CIO Mario Pescante, il membro del Consiglio Nazionale del Coni e coordinatore del dossier della candidatura, Elio Sannicandro, i presidenti federali Michele Barbone (Danza Sportiva) e Angelo Cito (Taekwondo). La delegazione italiana era formata, inoltre, dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, e dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
“Il 2026 sarà un anno speciale per lo sport italiano”, ha commentato il presidente del Coni Giovanni Malagò, ricordando come nello stesso anno l’Italia ospiterà anche le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina. L’assegnazione a Taranto della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo “è un nuovo e importante riconoscimento per il nostro Paese e, in particolare, per il mondo sportivo che fa riferimento al Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che è apprezzato all’estero per le capacità mostrate nell’organizzazione dei grandi eventi. Lavorando insieme, facendo squadra – ha concluso Malagò, abbiamo dimostrato ancora una volta di saperci giocare le nostre carte. Con soddisfazione e orgoglio posso affermare che l’Italia vivrà un 2026 da assoluta protagonista sul palcoscenico dello sport mondiale”.
“Il prossimo Governo, qualunque esso sia – ha affermato il Ministro per il Sud Barbara Lezzi – ha il dovere di accompagnare la splendida città di Taranto verso questo prestigioso appuntamento. Noi abbiamo sottoscritto l’impegno e individuato i fondi e le coperture necessari. Nessuna scusa. Nessun disimpegno”.