Roma, 6 mar – “Finalmente, raggiungemmo la costa. Non avevo mai visto così tanta acqua nella mia vita. Lì ci aspettava una piccola e vecchia barca, piena di gente, con Piccole e Grandi Mani che volevano solo sopravvivere. La Piccola Mano era stretta tra le altre, e si teneva saldamente al parapetto. Le onde del mare agitato mi bagnavano e rovinavano. La Piccola Mano sentì la mia paura e mi mise in una bottiglia di vetro. Lì, ero al sicuro”.
E’ uno dei passaggi più toccanti della lettera vincitrice della 47esima edizione del concorso internazionale dell’Unione Postale Universale (UPU) International Letter Writing Competition for Young People. Il concorso, aperto a tutti i ragazzi dei Paesi membri dell’UPU, aveva come tema: “Immagina di essere una lettera che viaggia nel tempo. Quale messaggio vorresti comunicare ai tuoi lettori?”. La medaglia d’oro è andata alla 13enne cipriota Chara Phoka, che ha raccontato la brutalità del traffico di migranti durante un conflitto. La premiazione si è svolta nei primi giorni di ottobre a Berna, in Svizzera.
“La sua lettera – ha commentato Pascal Clivaz, vicedirettore generale di UPU, durante la premiazione – racconta uno straziante spaccato di questo doloroso frangente del XXI secolo. Una potente allegoria moderna che denuncia e angoscia: una storia di conflitto, di perdite e infine di speranza”. “Attraverso la mia lettera volevo esprimere il modo in cui i giovani sentono l’instabilità, il conflitto e il traffico di migranti. Spero che la mia lettera faccia capire che dobbiamo affrontare questi problemi con grande tempestività, non solo per i giovani ma per tutti”, ha commentato Chara dopo aver ricevuto la medaglia d’oro.