Roma, 8 mar – Poste Italiane ha realizzato circa la metà del programma di buy back da 50 milioni di euro. A inizio marzo l’Azienda detiene oltre 5,2 milioni di azioni proprie, pari allo 0,4026% del capitale sociale.
Il programma di acquisto titoli, attualmente sospeso in ragione della pendenza del periodo di “black out” precedente la pubblicazione dei dati annuali di bilancio, è stato approvato dall’assemblea degli azionisti l’anno scorso. I soci hanno autorizzato il consiglio di amministrazione di Poste Italiane all’acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni di azioni della società, rappresentative del 5% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 500 milioni di euro.
Il programma di buy back è quindi partito con una prima tranche per un controvalore di 50 milioni di euro, pari a poco meno dell’1% del capitale. Gli acquisti sono finalizzati alla costituzione di un “magazzino” titoli anche in relazione a eventuali piani di incentivazione per il personale.
L’acquisto di azioni proprie è stato consentito per diciotto mesi a decorrere dalla delibera assembleare; non è stato invece previsto alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprie acquistate. L’assemblea degli azionisti ha inoltre definito, secondo quanto proposto dal consiglio di amministrazione, finalità, termini e condizioni dell’acquisto e della vendita di azioni proprie, individuando in particolare le modalità di calcolo del prezzo di acquisto, nonché le modalità operative di effettuazione delle operazioni di acquisto.
Il programma di acquisto di azioni proprie è finalizzato a diversi obiettivi. Oltre a eventuali piani di incentivazione per il personale, il buy back offre agli azionisti uno strumento ulteriore di monetizzazione del proprio investimento e consente di rispettare gli obblighi derivanti da eventuali piani di azionariato destinati agli amministratori o ai dipendenti di Poste Italiane o di società controllate o collegate.
I programmi di acquisto di azioni proprie sono da tempo una realtà consolidata per le società quotate in borsa. Oltre agli obiettivi espliciti dichiarati, rappresenta un segnale di fiducia che la società invia al mercato in quanto il buy back indica un implicito apprezzamento dell’investimento nei titoli della stessa società.