Roma, 14 mar – Anche in caso di no deal sulla Brexit, ci sarà “la garanzia della tutela dei diritti acquisiti”, di “qualunque natura”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, nella sua audizione alla Camera alle Commissioni riunite Esteri e Politiche Ue.
“L’altra questione ultima che menzionerei è la questione della garanzia della tutela sui diritti acquisiti di qualunque natura: questo l’ho già detto, ma vorrei ancora sottolinearlo”, ha detto il titolare della Farnesina. “Chi si trova già in una situazione qui in Italia perché britannico e in Gran Bretagna perché italiano avrà e ha la garanzia della tutela dei diritti che ha acquisito”.
Moavero Milanesi ha anche parlato dell’ipotesi, “da non escludere”, che nel Regno Unito ci siano elezioni anticipate. “Se vogliamo credere al mito di Pandora, forse in fondo da qualche parte c’è ancora l’ipotesi che potrebbero cambiare le cose, potrebbe esserci un secondo referendum, potrebbero eventualmente esserci un voto per il Regno Unito per la permanenza”, ha aggiunto il titolare della Farnesina, “Ma siamo veramente a un’ipotesi assolutamente residuale, anche se non è da scartare perché i continui “no” parlamentari alle proposte del governo o gli emendamenti trasversali mettono anche in difficoltà di tenuta politica il governo britannico stesso. Negli scenari non si possono escludere nuove elezioni politiche nazionali in Gran Bretagna”.
Il responsabile della Farnesina inoltre ha evidenziato che in vista della Brexit, il governo italiano sta preparando dei “decreti legge” e “i settori che sono principalmente sotto attenzione sono la tutela dei cittadini, le questioni legate ai servizi finanziari e il commercio”.
“E’ interessante sottolineare che a livello di Ue si stanno preparando – o sono già stati proposti o adottati – degli atti normativi o esecutivi che sono immediatamente applicabili”, ha ricordato il titolare della Farnesina, “Ossia vincolano gli stati, non c’è bisogno di recepirli ma eventualmente bisogna adattare le norme nazionali a quesiti atti, ma è un obbligo giuridico”.
Da parte italiana, ha aggiunto Moavero,” lavoriamo, per tenerci pronti nel completamento della Brexit, sull’ipotesi che siano adottati dei decreti legge: forse in questo caso, le condizioni di necessità e urgenza prevista dalla nostra Costituzione sono pienamente giustificate. Ci sono dei settori prioritari verso i quali si orienta l’attenzione sia europea sia nazionale per gli atti da adottare, sempre nell’ipotesi della mancata adozione dell’accordo attualmente stipulato. I settori che sono principalmente sotto attenzione sono la tutela dei cittadini, le questioni legate ai servizi finanziari e il commercio”.
Il titolare della Farnesina, che ha paragonato la Brexit a “una situazione di vera e priora suspense” (“Sembra un film di Hitchcock meno truculento”), ha ricordato che l’eventuale uscita senza accordo trasformerebbe il Regno Unito in “un Paese terzo”.