Roma, 13 dic. – Il quarto trimestre si sta chiudendo con segnali di indebolimento del quadro congiunturale. E’ crescente il rischio di una recessione tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. E’ il quadro che emerge dal rapporto congiunturale pubblicato da Confcommercio e relativo al mese di dicembre
La dinamica dei consumi delle famiglie, dopo i moderati spunti di vivacità del terzo trimestre, è tornata, a novembre, in territorio negativo. Anche i miglioramenti che si registrano sul versante delle persone occupate, se letti alla luce delle ore effettivamente lavorate, appaiono poco rassicuranti. Si prevede, di conseguenza, una piccola riduzione congiunturale del PIL nell’ultimo quarto dell’anno in corso. L’attività produttiva del prossimo anno potrebbe oscillare non già tra frazionaria ripresa e stagnazione bensì tra stagnazione e moderata recessione.
Il quadro congiunturale – si legge nel documento – continua ad essere caratterizzato da andamenti non particolarmente favorevoli dei principali indicatori. A ottobre la produzione industriale ha evidenziato uno stato di difficoltà, con una contrazione dello 0,3% congiunturale, al netto dei fattori stagionali, e del 2,4% su base annua. Segnali debolmente positivi continuano a provenire dall’occupazione che nello stesso mese ha mostrato una crescita dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,9% nel confronto annuo.
La fiducia dei consumatori è risultata, nel mese di novembre, in forte calo mentre è rimasta sostanzialmente stabile quella delle imprese. La contrazione per il sentiment delle famiglie è stata del 2,7% congiunturale, mentre per le imprese si è registrato un leggero aumento (0,2%). Su base annua il tendenziale di entrambi ha continuato a ridursi fortemente con -5,5% per le famiglie e -1,6% per le imprese.
Stante il permanere di una situazione di debolezza si stima, a dicembre, una variazione congiunturale del Pil mensile del -0,1%, dato che porterebbe ad una crescita dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2018 (tab. 1). Nel quarto trimestre 2019 si stima una decrescita dello 0,1% del PIL in termini congiunturali, mentre il tasso di crescita tendenziale si attesterebbe allo 0,1%. Nel complesso del 2019, l’anno chiuderebbe con una crescita dello 0,1%.
A novembre 2019 l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha confermato la tendenza al rallentamento con una diminuzione dello 0,3% su base congiunturale e dello 0,4% su base annua (+0,6% a ottobre). In termini di media mobile a tre mesi si osserva un ridimensionamento.