Roma, 2 mag – Gli italiani utilizzano sempre meno l’automobile. Andare a piedi e in bicicletta piace di più. E’ la fotografia scattata dal 15esimo Rapporto sulla mobilità in Italia redatto da Isfort.
Rispetto alla scelta dei mezzi di trasporto, il dato centrale registrato nel 2017 è la forte crescita della “mobilità attiva”, cioè non motorizzata. Gli spostamenti a piedi sono balzati dal 17,1% del totale nel 2016 al 22,5% nel 2017, così come la quota modale della bicicletta ha toccato per la prima volta il 5,1%, quasi due punti in più rispetto al 2016.
L’impennata della mobilità attiva ha drenato la domanda soddisfatta soprattutto all’auto, incrinandone il tradizionale quasi monopolio nelle preferenze degli italiani. La quota modale delle quattro ruote scende nel 2017 al 58,6% dal 65,3% del 2016 (quasi sette punti in meno), riallineandosi ai valori di inizio millennio. E’ inoltre da sottolineare che la percentuale dei viaggi in auto come passeggero sale al 12,3% dall’8,5% del 2016. Lo scorso anno quindi gli italiani sono andati di meno in automobile e più spesso lo hanno fatto come passeggeri e non come guidatori, un segnale indubbiamente positivo di razionalizzazione dell’uso del veicolo privato.
Quanto al trasporto pubblico, nel suo insieme (autobus urbani e di lunga percorrenza, treni, metro, tram, car sharing/car pooling ecc.) la percentuale di viaggi sul totale è leggermente diminuita; se tuttavia si considerano i soli spostamenti motorizzati (esclusi quindi quelli a piedi o in bicicletta), il peso della mobilità collettiva è salita nel 2017 al 14,2% dal 13,4% del 2016 (era all’11,7% nel 2015). E’ invece in ripiegamento la quota di viaggi effettuati con combinazione di mezzi, scesa dal 4,6% del totale nel 2016 al 3,9% nel 2017, dopo anni di crescita costante e pronunciata (2,3% nel 2001). Nelle grandi città la quota del trasporto pubblico sfiora il 30% degli spostamenti motorizzati (il doppio della media), mentre nei comuni con meno di 50 mila abitanti si ferma al 4% circa.