È nata a Bruxelles l’Associazione EOSC (European Open Science Cloud) per lo sviluppo e il coordinamento della European Open Science Cloud, l’iniziativa voluta dalla Commissione Europea per integrare le infrastrutture di ricerca europee, che favorirà l’accesso a grandi quantità di dati scientifici e a servizi avanzati a milioni di studiosi e professionisti del settore scientifico e tecnologico. A siglare l’atto fondativo della Associazione sono state l’infrastruttura italiana ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure), che riunisce le Infrastrutture di Ricerca e Digitali, e gli Enti Pubblici di Ricerca italiani con ruolo di rappresentanza nazionale tramite il GARR, lo CSIC con analogo ruolo di rappresentanza nazionale delle attività sui dati scientifici per la Spagna, e due organizzazioni europee: CESAER e GÉANT.

Un riconoscimento per il Paese
“Si tratta di un importante riconoscimento del lavoro svolto dall’Italia per la stretta connessione fra infrastrutture di ricerca e digitali per la competitività della ricerca Europea”, ha sottolineato Giorgio Rossi, docente di Fisica della materia all’Università Statale di Milano e rappresentante per l’Italia nel Governing Board di EOSC. Tra gli obiettivi della nuova associazione quello di riunire i principali attori impegnati nello sviluppo della “scienza aperta”, mettendo in connessione le infrastrutture di ricerca, gli enti finanziatori, i fornitori di servizi, i rappresentanti delle comunità della ricerca, le organizzazioni intergovernative. La realizzazione di EOSC si concretizzerà tramite una Partnership strategica di Horizon Europe nella quale la Commissione Europea e la EOSC Association applicheranno un’agenda strategica per la ricerca e l’innovazione (SRIA) per creare l’Internet dei Dati con investimenti coerenti di risorse nazionali e dell’UE.