La pandemia ha fatto crollare l’utilizzo del trasporto pubblico e dei servizi di sharing o flessibili, mentre è cresciuto l’uso dell’auto privata come mezzo principale, ma si è anche diffusa l’abitudine di spostarsi in bicicletta, monopattino o a piedi. Sono alcuni dei dati emersi dalle analisi di BCG, società leader mondiale nella consulenza strategica, nell’indagine “How COVID-19 Will Shape Urban Mobility”, che ha coinvolto 5.000 abitanti delle principali città negli Stati Uniti, Cina ed Europa occidentale (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) per comprendere le nuove priorità in materia di spostamenti urbani. L’indagina aveva anche lo scopo di individuare le tendenze e, dopo la riapertura in quasi tutti i Paesi del mondo, le scelte di trasporto hanno subito cambiamenti profondi. Più della metà degli intervistati si dichiara molto attenta alla distanza sociale e alla pulizia, ricercando modalità di viaggio senza contatti con altre persone.
Negli Usa boom di biciclette
Le nuove strategie di prevenzione prevalgono anche sulla riduzione dei tempi di spostamento, su cui adesso si è più flessibili. Durante il lockdown circa un terzo degli intervistati ha viaggiato in momenti diversi della giornata per evitare la folla e quasi un quarto si è servito dei mezzi pubblici solo in presenza di posti vuoti. Le prime conseguenze si osservano sull’acquisto di auto, prospettiva altamente realizzabile dopo la riapertura per oltre il 60% dei cinesi. Negli Stati Uniti è boom di biciclette, le cui vendite sono raddoppiate a marzo rispetto allo scorso anno. Va considerato che i consumatori rimangono fedeli alla tipologia di mobilità che erano abituati ad utilizzare più di dieci volte alla settimana prima del Covid-19. Nel breve termine, infatti, una quota tra il 67% e il 76% degli utenti che usufruiva della mobilità condivisa prevede di continuare a utilizzare o, addirittura di aumentare, l’utilizzo di ride hailing, taxi, car, bike ed e-scooter sharing. I mezzi pubblici si confermano i perdenti del post-lockdown, soprattutto in Europa. Nel breve termine si stima che questi cambiamenti determineranno l’aumento nell’utilizzo di mobilità individuale, ovvero auto, moto e monopattini. Anche in Europa la mobilità condivisa rimarrà popolare, con la prospettiva per servizi come il ride-hailing individuale di prendere piede nella maggior parte dei Paesi, se accompagnati da servizi di sanificazione. Nel medio termine, ovvero i prossimi 12-18 mesi, BCG prevede invece due potenziali scenari: la conferma della mobilità privata come modalità più usata o il grande ritorno dei mezzi pubblici, la cui riluttanza – che riguarda adesso il 50% degli intervistati – si ridurrà di circa la metà. Il secondo scenario sembra il più probabile, ma l’esito dipenderà dalla capacità dei fornitori di servizi di continuare con le misure di sanificazione e altre misure di sicurezza che garantiscano la riduzione dei rischi.