Nel periodo febbraio-maggio 2020 sono stati importati Dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie (comprese le mascherine chirurgiche) per un importo pari a euro 1,1 miliardo di euro, di cui il 90% di provenienza cinese. A rilevarlo è il Centro Studi di Assosistema, l’Associazione che riunisce in Confindustria le imprese di produzione, distribuzione, manutenzione dei dispositivi di protezione individuali e collettivi e di servizi di sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi tessili e medici utilizzati in ambito sanitario e turistico-alberghiero.
Trenta volte di più
“Nel solo mese di aprile – sottolinea il presidente della sezione Safety di Assosistema Claudio Galbiati – l’incremento percentuale sullo stesso periodo del 2019 è stato del 3.129% (a maggio l’incremento è stato del 2.540%). Se questa misura emergenziale poteva aver un senso nei primi mesi dell’anno, nel pieno della pandemia, alcuni interrogativi scaturiscono invece ora, in assenza di una programmazione o di un semplice piano di approvvigionamento strutturato in materia di Dpi, tale da poter corrispondere ai fabbisogni nazionali per i prossimi mesi, vista la necessità assoluta di dispositivi di protezione”.