Un vero e proprio smart village, in tempi di pandemia. È quello che sta per nascere a Santa Fiora sul Monte Amiata, in provincia di Grosseto. Grazie al recente arrivo della banda ultralarga, infatti, il Comune toscano ha lanciato il progetto rivolgendosi ai lavoratori d’Italia con un bando per coprire il 50% dell’affitto, a chi desidera vivere per un periodo a Santa Fiora, lavorando da remoto. Senza rinunciare al proprio lavoro ma gestendolo in modo nuovo, lontano dal caos delle grandi città e realizzando il sogno di vivere, almeno per un periodo, in un piccolo borgo di montagna. Sono questi gli ingredienti del “Santa Fiora smart village”: il bando pubblicato dal Comune prevede, in particolare, l’erogazione di voucher per coloro che prenderanno casa per almeno due mesi nel territorio comunale di Santa Fiora. Gli incentivi erogati andranno a copertura delle spese sostenute dal lavoratore per l’affitto dell’abitazione, fino ad un massimo appunto del 50% della spesa sostenuta, per un importo mensile non superiore ai 200 euro e per una durata non superiore ai sei mesi, eventualmente prorogabili dal Comune. Per favorire l’integrazione dei “nuovi residenti” e per invogliare la gente a partecipare al progetto, sul sito www.vivinpaese.it – oltre al link del bando – il Comune ha segnalato le abitazioni messe a disposizione dai cittadini e tutti i servizi, dalla baby sitter all’idraulico, dal medico all’elettricista, dalla consegna dei pasti a domicilio all’ufficio turistico e molto altro ancora. “L’esperienza del Covid-19 – spiega il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi – ci ha costretto a rivedere l’organizzazione del lavoro sperimentando su larga scala lo smart working. Alcune strutture turistiche d’Italia hanno colto questa opportunità con un’offerta su misura per il lavoratore che cerca un ambiente rilassante, al mare o in montagna. Nel caso di Santa Fiora è un intero comune che si propone come smart working village: crediamo, infatti, che il lavoro da remoto, non sia solo una soluzione temporanea per affrontare l’emergenza, ma possa rappresentare il futuro”. Il bando è rivolto a dipendenti pubblici e privati, nonché ai lavoratori autonomi, come professionisti e artigiani. Perché “ci sono persone che amano la vita frenetica – aggiunge il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi – mentre per altre è una costrizione. E poi c’è chi desidera alternare la vita nella grande città, alla possibilità di trascorrere almeno la metà dell’anno in un piccolo borgo come il nostro”. Ed è proprio a questo target di persone che si rivolge il Comune, con l’ambizione di rendere questa esperienza non limitata nel tempo. “L’auspicio è che dopo un periodo di prova, per alcuni Santa Fiora diventi una scelta permanente venendo a vivere definitivamente qui con la famiglia”.
Santa Fiora, il borgo che vuole diventare “smart village”
Grazie al recente arrivo della banda ultralarga il Comune toscano ha invitato gli smartworker