Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, anche il mondo dell’informazione si è trovato di fronte all’obbligo di cambiamenti. Postenews ne ha parlato con Patricia Thomas, presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia. Laureata presso l’Haverford College in Pennsylvania e con un Master in Affari Internazionali presso la Columbia University di New York, Patricia ha lavorato per CNN e ABC News. Come corrispondente di AP Television News ha viaggiato in tutta Europa, in Africa, Sud America e Medio Oriente. In Italia ha seguito eventi come il G8 e la situazione immigrati a Lampedusa e in Albania.
Patricia, lei è la quinta donna in 108 anni a ricoprire la carica di presidente della Stampa Estera. Ad oltre un anno e mezzo dal suo insediamento, possiamo tracciare un bilancio?
“Questo brutto virus non ci ha fermati. Ed io ne sono orgogliosa. Come Stampa Estera, abbiamo portato avanti tante iniziative di successo. Penso alla Mostra “Lockdown Italia”: oltre 70 scatti dei fotografi dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, con la quale abbiamo raccontato le fasi della pandemia. Anche il Presidente Mattarella è venuto a visitarla. E poi penso all’incontro, avvenuto lo scorso anno, con il Santo Padre, altro momento emozionante”.
L’attuale emergenza mette ancor più in risalto il ruolo centrale dell’informazione. Ne sta scaturendo un’occasione per i giornalisti di riaffermare un ruolo di mediatori tra fonte e pubblico. Secondo lei questa occasione è stata colta?
“In pratica, per rispondere a questa domanda, è necessario valutare la qualità dell’informazione ai tempi del coronavirus. Posso parlare per quello che la Stampa Estera sta facendo e dico che la qualità mi sembra molto buona. Siamo sempre stati in prima linea, cercando di raccontare la verità dei fatti”.
Ormai l’informazione si esprime anche nell’universo digitale: è soprattutto lì che si deve combattere la sfida della corretta informazione?
“Nel caso dell’online, molto dipende da chi veicola l’informazione. Va fatta un’attenta analisi sui siti attendibili e su quelli che non lo sono. Certo, l’online è una risorsa importante nella comunicazione. Anche i politici di tutto il mondo se ne sono accorti”.
Nell’incertezza generale che la nostra società sta vivendo, oggi sono sempre più i cittadini che affidano i loro risparmi a Poste Italiane. Come valuta questa tendenza?
“è senza dubbio un valore aggiunto che Poste offre ai suoi clienti. E poi sapete che a me piace ancora tantissimo recarmi di persona all’Ufficio Postale? Forse sarò un po’ troppo all’antica, ma spedire una lettera o un pacco dall’Ufficio Postale ha ancora il suo fascino”.
Si sta assistendo ad un vero e proprio boom dell’e-commerce. Poste offre degli strumenti utili, rivolgendosi alle aziende operanti nel settore del commercio elettronico e ai piccoli imprenditori che vendono online i propri prodotti. Come valuta questa nuova frontiera?
“Il rapporto che si sta instaurando tra venditori e acquirenti grazie all’e-commerce, altro non è che una nuova forma di comunicazione. Pur essendo per vocazione tradizionalista in queste cose, mi fa piacere constatare che questa politica sta avendo successo. E ne so qualcosa vedendo mia figlia, che utilizza questi strumenti in modo assiduo e ne è soddisfattissima”.