A decorrere da oggi il cittadino che sia impossibilitato ad utilizzare in autonomia i servizi online Inps può delegare un’altra persona di sua fiducia all’esercizio dei propri diritti nei confronti dell’Istituto. Lo prevede la circolare Inps n. 127 del 12 agosto scorso che conferma anche la data del 30 settembre di dismissione del PIN INPS in favore delle identità digitali SPID, CIE e CNS per l’autenticazione e l’accesso ai servizi web INPS.

A chi serve la delega

Con questa funzionalità, l’Istituto di previdenza ha voluto dare precedenza all’esigenza dei cittadini che sono impossibilitati ad utilizzare in autonomia i servizi online INPS. Fornendo così uno strumento che consente ai delegati delle identità digitali di accedere ugualmente ai servizi on line. L’operazione si inserisce in accordo con le attività che il ministro per l’Innovazione e la transizione digitale sta mettendo in campo per rendere più facile per i cittadini l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione con l’identità digitale. La delega dell’identità digitale è anche lo strumento attraverso il quale i tutori, i curatori, gli amministratori di sostegno ed esercenti la potestà genitoriale possono esercitare i diritti dei rispettivi soggetti rappresentati e dei minori.

SPID, superati i 23 milioni

Sono oltre 23 milioni le identità digitali SPID erogate in Italia (dati al mese di luglio), come monitorato dal sito di Avanzamento della trasformazione digitale. SPID è composto da una coppia di credenziali (username e password) strettamente personali. L’accesso ai servizi è sicuro e protetto, anche grazie a ulteriori verifiche di sicurezza. Come ad esempio l’invio di una password temporanea (la cosiddetta OTP – one time password) in fase di autenticazione. L’identità SPID può essere ottenuta dai cittadini maggiorenni in possesso di un documento di identità italiano in corso di validità. Si attiva rivolgendosi a uno dei gestori di identità (identity provider), tra cui Poste Italiane, riconosciuti dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID)