Il racconto di Ilaria, sulla costa ligure la posta arriva fin sotto l’ombrellone

Il servizio di consegna dei pacchi di Poste Italiane non va mai in vacanza. Lo svela un articolo pubblicato su La Nazione, edizione di La Spezia, che ospita la testimonianza della portalettere Ilaria, che porta pacchi agli utenti fin sotto l’ombrellone. Proprio così: la dipendente di Poste è infatti specializzata nella consegna in spiaggia, per i vacanzieri amanti dello shopping online. E sembra proprio, in base a quanto si legge nel pezzo a firma di Chiara Tenca, che le consegne sulla battigia spopolino tra i vacanzieri.

In riva al mare

Dal punto di vista della consegna nessun problema per la portalettere: come si ricorda nell’articolo, infatti, invece di segnare la via e il numero civico, ecco che si indicano il nome dello stabilimento e l’ombrellone. E la consegna è servita. Le nuove abitudini sono state così raccontate da chi i pacchi li consegna a due passi dalla riva del mare: Ilaria, dipendente di Poste Italiane residente a Riomaggiore ma operativa in un’altra perla della costa ligure, Levanto, racconta così a La Nazione questa sua originale esperienza lavorativa: “Nonostante le persone vengano qui in vacanza – sottolinea la portalettere – non ci pensano proprio a smettere di comprare: per loro, rimane irresistibile il gusto di riceve ciò che hanno ordinato online direttamente nelle proprie mani, magari mentre siedono comodamente sulla loro sdraio, in riva al mare”.

La famiglia Agnelli

Così, ecco Ilaria sfrecciare a bordo del mezzo a due ruote dell’azienda, facendo il pieno di contatti, esperienze e simpatici aneddoti. Uno di questi, lo racconta a La Nazione: “Ho visto anche la famiglia Agnelli, che possiede una villa qui a Levanto, usufruire dei nostri servizi – svela al quotidiano – perché, negli anni, diversi di loro hanno fatto tappa qui. Devo dire che anche loro usano molto l’ecommerce”. Un vero e proprio boom di consegne, insomma: ogni giorno, fra Levanto, Monterosso e Bonassola, si consegnano una media di 400 merci imballate.

Le cartoline resistono

Ma, in mezzo a questo traffico commerciale, Ilaria fa sapere che c’è ancora qualcuno che apprezza la corrispondenza tradizionale: “Sì, le cartoline sopravvivono – conclude la portalettere nella sua intervista a La Nazione – soprattutto grazie agli stranieri e ai bimbi, che scrivono ai loro nonni”. Con Poste Italiane, insomma, innovazione fa sempre rima con tradizione.

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