Lo sport italiano e i suoi successi sono una spinta importante per le nuove generazioni e per il rilancio del Paese. È l’opinione di Alessandro Barbano, condirettore del Corriere dello Sport, intervenuto ai microfoni del TG Poste, dove ha commentato alcune delle dichiarazioni che il Commissario Tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, ha rilasciato proprio al tg aziendale nei giorni passati.
La voglia di ripartire
“Nei mesi in cui abbiamo pensato che la vita potesse ridursi alla sua dimensione biologica – ha detto Barbano – c’erano dei campioni che si allenavano, anche di nascosto come sappiamo, per centrare un obiettivo importante. E così lo sport ha fatto da apripista, ha riaperto il Paese, ha ridato slancio alla sua economia e soprattutto al suo umore”. L’iniezione di fiducia data dai successi in campo sportivo è sembrata infatti riflettere il momento di slancio che l’Italia ha vissuto, anche in campo economico. “È molto importante, perché stiamo uscendo da questa drammatica pandemia grazie ai vaccini ma anche grazie alla nostra voglia di ripartire”, afferma il condirettore del Corriere dello Sport.
Un veicolo di fiducia
Le vittorie in campo sportivo sono anche uno slancio per i giovani, in un “Paese che spesso – afferma ancora Barbano – non ha rispetto delle aspettative dei giovani: lo sport è l’unico terreno dove non esiste una discriminazione anagrafica”. Il condirettore del quotidiano sportivo fa un esempio pratico e di stretta attualità: “Basti pensare a Daniel Maldini, in gol nell’ultimo turno di campionato: un figlio d’arte che compie uno splendido percorso dal nonno Cesare al padre Paolo fino a lui. Così i millennials si affermano come protagonisti di questo campionato”. Lo sport, dunque, come veicolo per infondere fiducia nelle nuove generazioni: “Sì, perché le barriere anagrafiche nello sport non contano: sarebbe bello che quest’esempio potesse aiutare anche l’inserimento” che a volte è troppo lento “anche nel mondo del lavoro”.
Equilibrio in campionato
Infine, una battuta sul campionato di serie A, partendo dalle parole di Mancini che aveva elogiato le rose e il gioco di Napoli e Atalanta: “Quest’anno non c’è più l’egemonia dei campionati passati, c’è grande equilibrio, tutti hanno fattori di novità, pregi e anche difetti. La differenza la farà la gestione delle borracce, pe usare una metafora: chi avrà più acqua alla fine la spunterà. E anche la gestione dei difetti di ognuno” conclude Barbano.
Qui sopra, l’intervista al TG Poste.