È stato presentato a Treviso il rinnovato palazzo delle Poste in piazza Vittoria, oggetto di lavori di restauro. Un evento coinciso anche con i novant’anni dalla inaugurazione: se ne parla in un articolo di PrimaTreviso.
Poste e la grande bellezza
Il Palazzo delle Poste Italiane fu inaugurato il 4 novembre 1931, dal re Vittorio Emanuele III, giunto in città nell’anniversario della Vittoria, per tagliare il nastro, oltre che a questa struttura, anche al monumento ai Caduti. Una struttura di pregio, che conferma come non soltanto le Poste abbiano favorito e accompagnato la crescita e lo sviluppo del Paese, ma abbiano anche dato un contributo alla bellezza, con i palazzi che ospitano le sedi, le opere d’arte, le sculture e gli arredi che li adornano.
La storia e l’inaugurazione
Nell’articolo viene riportato uno stralcio del pezzo del 1931, che raccontava in prima pagina sul Corriere della Sera la giornata storica dell’inaugurazione: “Il tempo stringe: però l’augusto ospite vuole osservare da vicino il monumento: quindi inaugura percorrendo la galleria del pianterreno il nuovo palazzo delle Poste e Telegrafi che con sobria linea architettonica completa da quella parte la piazza della Vittoria”, vi si legge. Per la struttura, come si ricorda, fu stanziata la somma di 3.725.000 lire, con i lavori che iniziarono nel 1929, insieme al Monumento ai Caduti della Grande Guerra. Con un particolare occhio di riguardo riservato al rapporto tra azienda postelegrafonica e utenza, il palazzo delle Poste di Treviso costituì un esperimento architettonico d’effetto ed entrò nella prospettiva cittadina per conferire all’amministrazione un ruolo centrale nel capoluogo di provincia. Durante i bombardamenti della primavera del 1944 l’edificio subì alcune gravi lesioni, che non ne compromisero fortunatamente la stabilità. È del 1957, invece, l’accordo stipulato tra le Poste e il proprietario dell’adiacente terreno, sul quale sopravviveva ancora una delle tre case distrutte dalle bombe alleate, per ottenerne la cessione e ampliare i locali adibiti alla direzione e ai servizi per il pubblico. Nel 1966 si procedette alla gara d’appalto per costruire una nuova ala del palazzo, terminata nel 1968, che accolse il reparto Ragioneria, l’ufficio Economato con l’ufficio Vaglia e Risparmi e l’Amministrazione telegrafica.
Il restauro della struttura
Le facciate del Palazzo hanno subito un intervento di restauro proprio perché inquinamento, esposizione alle intemperie, eventi bellici, residui di interventi passati e anche danni biologici avevano danneggiato e sporcato rivestimenti e decorazioni. “L’intervento in corso nell’atrio est e quello in programma nel 2022 sull’intera facciata – si legge nell’articolo – consentiranno di riportare allo stato originale le pareti grazie ad un minuzioso lavoro di stuccatura, ritocco cromatico, ricostruzione e consolidamento. Il costo di questo primo intervento è di circa 100.000 euro”. “Edifici come le Poste di piazza Vittoria – prosegue l’articolo di PrimaTreviso – “facevano città”, così come il municipio, le scuole, i tribunali, la prefettura. Nei cambiamenti apportati all’impianto architettonico del palazzo di piazza Vittoria, “testimone di pietra”, ritroviamo così parte della storia di Treviso e dei mutamenti del tessuto urbano. Immerse nei segni del tempo, l’ufficio postale e la città continuano a vivere l’armonia di un reciproco legame”.
La presenza di Poste Italiane nel Nord Est
L’articolo si sofferma anche sulla presenza di Poste Italiane nel Nord Est. Nel 2020, in tutto il Triveneto, Poste Italiane ha generato un impatto economico per oltre 174 milioni di euro di Pil, 2.823 posti di lavoro e 74 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico. In particolare, in provincia di Treviso da inizio 2021 sono state effettuate 49 assunzioni che si sommano ai 44 inserimenti del 2020, per un totale di 93 in due anni. Di queste persone, 57 sono andate a rafforzare l’organico degli Uffici Postali e 36 nel recapito.
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