L’industria italiana del Risparmio Gestito chiude il 2021 in bellezza, grazie a flussi di nuova raccolta pari a 23,2 miliardi di euro nel corso dell’ultimo trimestre: Un dato che ha portato il sistema a raggiungere la soglia complessiva dei 93 miliardi di sottoscrizioni nell’intero anno, il risultato migliore dal 2017. Questo slancio della raccolta, unito all’andamento positivo dei principali mercati nell’anno appena trascorso, ha portato il patrimonio gestito dall’industria a toccare un nuovo record a quota 2.594 miliardi di euro, in crescita di 50 miliardi rispetto alla fine del terzo trimestre dell’anno scorso. Come hanno dimostrato i dati pubblicati da Assogestioni nell’ultima mappa trimestrale del risparmio gestito, a fare la parte del leone e a trainare la raccolta anche del quarto trimestre sono stati i fondi aperti, che hanno registrato un saldo positivo di circa 13 miliardi di euro, con un patrimonio gestito che, a fine dicembre, si è attestato a 1.273 miliardi di euro, continuando il trend di crescita intrapreso durante tutto il 2021.
Vincono i fondi aperti
Analizzando nel dettaglio la raccolta netta per tipologia di fondi comuni, l’ultimo trimestre dell’anno ha visto chiudere con il segno positivo quasi tutte le principali macrocategorie dei fondi aperti. I risparmiatori italiani hanno preferito in particolare i prodotti azionari (+6,9 miliardi), i bilanciati (+5 miliardi), gli obbligazionari (+2,1 miliardi) e i flessibili che, in ripresa rispetto alla prima parte dell’anno, hanno archiviato il trimestre con flussi di 2 miliardi di euro; in calo, invece, i monetari che segnano deflussi per oltre 3 miliardi.
Bancoposta Fondi SGR al 5° posto
Nella classifica annuale dei gestori operanti nel nostro Paese, tutti i principali players hanno confermano le proprie posizioni. Per quanto riguarda Poste italiane, con BancoPosta Fondi SGR mantiene la quinta posizione del ranking. Da evidenziare, per la società di gestione amministrata da Stefano Giuliani, il patrimonio in fondi comuni (circa 10,6 miliardi) ancora piuttosto contenuto rispetto ai principali competitors, ma a fronte di un patrimonio di oltre 108 miliardi relativo a mandati istituzionali riferibili al Gruppo Poste Italiane (Patrimonio BancoPosta, portafoglio Poste Italiane e gestione di portafogli istituzionali a favore di Poste Vita e Poste Assicura).